Le protesi artificiali ‘sollecitano in modo abnorme i muscoli della parte superiore’: da qui ‘fastidi e dolori che si prolungano parecchio dopo la gara’. Ecco perche’ Oscar Pistorius e’ peggiorato vistosamente tra le batterie e le semifinali dei 400 metri: a fare l’analisi e’ il professor Carlo Vittori, storico tecnico di Pietro Mennea, che premettendo di essere stato contrario alla partecipazione del sudafricano ai Giochi di Londra, spiega cosi’ il ‘crollo’.
Pistorius in batteria aveva brillato chiudendo in 45’44, mentre in semifinale e’ peggiorato di oltre un secondo (46’54).
‘E’ un eccesso di lavoro eccentrico dei muscoli – spiega Vittori – ed e’ dovuto proprio alle sollecitazioni cosi’ intense che quei muscoli, ovvero cosce e natiche, non sono nati per sopportare. Una sollecitazione innaturale al punto che dopo la gara quei muscoli alti risentono di fastidi e dolori per parecchio tempo’. E se lo scarto ha ragioni fisiologiche, Vittori ribadisce di essere stato contrario alla partecipazione del sudafricano che corre con arti sintetici. ‘Quelle gambe gli danno risposte che i suoi polpacci non gli avrebbero mai dato – sottolinea Vittori – E’ doping. Nella mia valutazione escludo il fattore umano, non possiamo farci commuovere. Allora uno con il braccio d’acciaio che lancia il giavellotto a 120 metri non lo facciamo partecipare?. La verita’ e’ che e’ una schifezza’.
Quanto a Usain Bolt, nessun dubbio: ‘E’ il re della velocita’ mondiale: vista l’altezza, essendo un atleta dalla taglia extralarge, riesce a concordare l’ampiezza del suo passo con la frequenza del numero di giri eccezionali. E’ straordinario che con leve cosi’ lunghe riesca a sviluppare l’ampiezza del passo (ne fa 41) lanciato, cioe’ negli ultimi 50 metri, a 2,68. Cifre difficilmente da mettere insieme per un atleta cosi’ alto’.
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