La Regina prima di tutto. Ma poi anche Bolt che trionfa, zittisce tutti e festeggia con tre atlete svedesi in camera; Boris Johnson che rimane appeso alla fune della teleferica; le lacrime di Tania Cagnotto o di Vanessa Ferrari; la principessa Anna che bacia Zara Philips. Sedici giorni di Giochi e una miriade di istanti da fermare. Il brutto e il bello dell’umanita’. Gioia, rivincita, sconforto, tutti rapiti all’attimo nello scatto di una foto da cartolina. Eccole, le 10 immagini delle Olimpiadi.
Si comincia con la REGINA BOND GIRL. Elisabetta II non poteva trovar modo migliore dell’autoironia per ottenere anche dal mondo, oltre che in patria, l’inchino. Il ciak con Daniel Craig-James Bond, poi il lancio dall’elicottero (ancorche’ in controfigura) col paracadute sulla cerimonia d’apertura: e’ il fermo immagine dell’Inghilterra olimpica. Sui Giochi domina pero’ l’UNION JACK. Nazionalismo puro, e la bandiera del Team Gb diventa in ogni sito olimpico una vera e propria ossessione. Il contrario dello spirito dei Giochi, che e’ la festa delle bandiere del mondo. Avvolge gli atleti e colora i tifosi, neanche fossero il Commonwealth Games. Anche i bambini sono contagiati. E il prato dello stadio diventa una gigantesca bandiera per la chiusura. E’ un vessillo piccolo piccolo, ma che va a segno, il fazzoletto nero del LUTTO DI ISRAELE per Monaco ’72: lo portano al taschino gli atleti alla sfilata di apertura, e’ una ribellione al Cio, che ricorda quella strage ma non dentro gli stadi.
Il bersaglio azzurro e’ invece quello dell’ULTIMA FRECCIA DI FRANGILLI. Partono i Giochi, e il primo oro dell’Italia arriva dall’arco a squadre, allo scoccare finale. L’arco teso, l’occhio chiuso, la mira e quel bastone di legno col tricolore che centra il 10! Un punto sopra, e’ l’attimo d’oro. Attimi infiniti quelli di Bolt, l’uomo piu’ veloce del mondo che sale sul gradino dell’oro tre volte. E fa impazzire di gioia il mondo, portando il dito sulla bocca al traguardo dei 200: ZITTI TUTTI. Non c’e’ campione piu’ universale di lui. Fortemente simbolico anche il PIANTO DI SHIN A-LAM, spadista sudcoreana esclusa dalla finale per una stoccata contestata. Rimarra’ quasi un’ora accovacciata in pedana a versar lacrime, quasi volesse fermare i Giochi. In quello scatto c’e’ una vita dedicata a un sogno che si spezza.
E’ adrenalina pura L’URLO DI VALENTINA VEZZALI, l’ultima stoccata vincente contro la russa Korobeynikova per l’oro del fioretto a squadre. Lei affonda, colpisce, e si gira inginocchiata esultando a squarciagola: ancora oro, per la quinta Olimpiade consecutiva. Per il Cio e’ una delle icone di Londra 2012. Altra donna, altra storia. Wojdan Shaherkani e’ la prima donna saudita a partecipare ai Giochi, viene infranto un tabu’.
Ma prima che salga sul tatami nasce una disputa col Cio: o usa il velo o l’Arabia Saudita si ritira dai Giochi. Sara’ compromesso, una ‘cuffia’ che copre i capelli e non evita la sconfitta al primo turno. Per la JUDOKA SAUDITA COL VELO e’ comunque una vittoria Si puo’ vincere anche senza podio, e salutando tutti: l’ADDIO DI JOSEFA IDEM, la pagaia in mano sul pontile di Eton, la testa bassa spalle all’obiettivo, e’ un’uscita di scena da regina.
Otto olimpiadi di seguito, l’ultima a 48 anni inseguendo ancora un sogno. Non siate tristi per me, e’ il saluto che lega una splendida carriera sportiva alla vita che verra’.
C’e’ tanta vita anche dentro lo sport. Anzi dentro il villaggio. Hope Solo o Ryan Lochte assicurano, e’ sesso a go-go. Di sicuro e’ amore e gossip: come nel BACIO PELLEGRINI-MAGNINI. Loro due belli, stavolta perdenti e isolati dal resto del mondo.
I Giochi sono andati. I Giochi torneranno con nuove cartoline.
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