Quattro anni aspettando questo momento, poi di nuovo in pista e un altro maledetto infortunio. Liu Xiang e’ ripiombato nell’incubo che non gli da’ tregua da quando vinse l’oro dei Giochi di Atene. Il re dei 110 ostacoli divento’ il nuovo eroe nazionale, il milionario idolo delle folle assieme al cestista Yao Ming, e all’Olimpiade di Pechino si presento’ con il peso delle attese di un’intera nazione sulle spalle. Pero’ non stava bene, gli addetti ai lavori sapevano dei suoi problemi al tendine d’Achille, ma quella rinuncia a prendere il via quand’era gia’ quasi sui blocchi fu una delusione profonda che scosse un pubblico ignaro e divenne poi uno choc per l’intera Cina: il suo allenatore Sun Haiping chiese scusa durante una conferenza stampa ‘bagnata’ dalle lacrime. ‘Tre medici hanno tentato di farlo guarire – spiego’ Sun piangendo – ma perfino il ghiaccio e le preghiere non sono serviti’.
Liu aveva giurato a se stesso che a Londra si sarebbe preso la rivincita, Robles permettendo, invece e’ riandato in onda lo stesso film di Pechino con la differenza che stavolta il ‘via’ (nella sesta batteria) c’e’ stato, ma subito dopo al cinese ha ceduto all’improvviso la gamba destra. Cosi’ Liu e’ andato a sbattere contro il primo ostacolo ed e’ caduto rovinosamente a terra. Rialzatosi, ha concluso la gara saltellando su un piede solo, tra gli applausi del pubblico e degli altri atleti, per poi baciare un ostacolo, forse un gesto d’addio a quello che finora e’ stato suo mondo, e raggiungere gli spogliatoi in sedia a rotelle, sulla quale era riuscito ad accomodarsi con l’aiuto di due avversari, il britannico Andrew Turner e lo spagnolo Jackson Quinonez.
La prima diagnosi, secondo quanto si e’ appreso da fonti del comitato olimpico cinese, e’ di una sospetta lesione al tendine d’Achille della gamba destra, lo stesso infortunio di quattro anni fa, un colpo basso che fa passare in secondo piano, perfino sui ‘media’ britannici, la bruciante eliminazione del beniamino del pubblico di casa Phillips Idowu nel salto triplo: era lui, come Liu Xiang quattro anni fa in Cina, l’uomo-copertina di questi Giochi, con la sua immagine sui cartelloni pubblicitari, i bus a due piani e perfino sulle buste dei negozi ufficiali di Londra 2012. Ma l’uscita di scena di Liu fa molto piu’ male, al punto che anche Usain Bolt, dopo aver vinto ‘passeggiando’ la propria batteria dei 200, ha voluto commentarla: ‘Mi dispiace per Liu Xiang, sono triste per lui – ha detto l’uomo piu’ veloce del mondo -. Posso immaginare come si senta: e’ dura che ti capiti una cosa del genere per la seconda volta e sempre all’Olimpiade.
Una delle cose piu’ incredibili e’ che era riuscito a tornare ad alto livello, tutto l’anno scorso si era battuto in modo incredibile dopo quanto gli era successo, e aveva anche cambiato il proprio modo di correre invertendo la gamba ‘di avvio’. Comunque rimane un grande campione’. Che ha commosso il pubblico dell’Olimpico e ora vive un nuovo incubo dopo aver passato quattro anni a preparare questa gara. Quel bacio all’ostacolo e’ probabilmente un addio, a 29 anni attenderne altri quattro sembra l’impresa che Liu non riuscira’ a fare.
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