Abituarsi all’idea di non vederli tra i protagonisti della prossima Olimpiade, tra quattro anni a Rio de Janeiro, non sara’ facile. Campioni come Michael Phelps, Aleksandr Vinokourov o Josefa Idem, solo per citarne alcuni, abituati a salire alla ribalta quando le Olimpiadi irrompono nelle case e il calcio non e’ piu’ l’unica religione da idolatrare, a Rio non ci saranno. La loro avventura olimpica e’ finita a Londra: e in qualche caso anche la carriera. Nessun ripensamento per Michael Phelps che lascia sul piu’ bello dopo aver raggiunto il record di medaglie olimpiche: 22, di cui 18 d’oro. Dopo tanti anni, al nuotatore americano le piscine vanno strette: meglio l’Oceano dove nuotare con gli squali bianchi o i green su cui divertirsi col golf. Intanto strizza l’occhio pure al grande schermo: c’e’ gia’ chi lo vuole per vestire i panni di Tarzan. ‘Ho fatto, posso appendere la tuta e dire che ho ottenuto tutto quello che volevo’ l’epitaffio con cui consegna alla storia una carriera da leggenda vivente. A Rio non ci sara’ neanche il kazako Alexander Vinokourov, vincitore a 38 anni della prova in linea di ciclismo. La gara di Londra doveva essere l’ultima per lui, ma il ciclista che gia’ piu’ volte ha annunciato il suo ritiro salvo ripensarci, ha gia’ fatto una deroga per la classica di San Sebastian del 14 agosto. Vederlo a Rio, tuttavia, sarebbe una sorpresa.
Sempre nel ciclismo, ma su pista, dice basta Chris Hoy, l’atleta britannico piu’ medagliato di sempre con sei ori. Nel tennis per Roger Federer questa Olimpiade era la grande occasione per completare una carriera da favola col titolo olimpico. Che pero’ non e’ arrivato. Difficile pronosticare se a Rio, dove avrebbe 35 anni, ci sara’. Dubbi anche sulla presenza di Kobe Bryant nella nazionale Usa di basket. Nel 2016 avra’ 38 anni, e poi ha gia’ realizzato il sogno di vincere due ori ai Giochi come Michael Jordan.
In chiave azzurra, a 48 anni Josefa Idem ha detto basta. La canoista a Londra e’ uscita di scena con un quinto posto che vale come una medaglia prenotando un posto per Rio, ma solo come commentatrice. Conteggiando anche le due edizioni dei giochi alle quali ha partecipato sotto i colori della bandiera tedesca, spetta a lei il record di partecipazioni a un’Olimpiade per un atleta italiano: otto volte.
Non ci sara’ un’altra irriducibile delle Olimpiadi, la regina della vela azzurra Alessandra Sensini. La campionessa di windsurf, a 42 anni, non ha ancora sciolto i dubbi sul suo futuro rimandando ogni decisione a dopo le vacanze. Ma se anche continua, per lei i Giochi resteranno una chimera: la sua gara a Rio verra’ sostituita dal kitesurf.
Disco rosso per motivi di anagrafe anche per il triplista Fabrizio Donato, brillante bronzo a Londra, e per il pugile Roberto Cammarelle, che ha gia’ detto no a Rio 2016, quando avrebbe 36 anni. Cosi’ come quasi sicuramente non ci sara’ Antonietta Di Martino nell’alto, sfortunata nel dover rinunciare a questa edizione dei Giochi per un infortunio. Olimpiadi a rischio anche per il 36 enne Alessio Sartori, argento nel due di coppia del canottaggio e per Vanessa Ferrari, che di anni a Rio ne avrebbe 26, tanti per una disciplina logorante come la ginnastica.
Andra’ rifondata la squadra di pallavolo che ha conquistato il bronzo: difficile tra quattro anni rivedere i senatori Fei (34 anni), Mastrangelo (37) e Samuele Papi (39). Nella scherma ha chiuso in bellezza la carriera con il bronzo nella sciabola a squadre Gigi Tarantino, che ora vuole fare il tecnico. Ma l’interrogativo maggiore riguarda un’altra grande protagonista dello sport azzurro, Federica Pellegrini. La nuotatrice veneziana e’ stata la grande delusione di queste Olimpiadi: chissa’ se avra’ voglia di cercare il riscatto in Brasile.
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