Se il nostro Paese ha già vinto le sue Olimpiadi. Sì, perché i Giochi “parlano” la lingua di Dante grazie alle sue aziende che dominano lo sport mondiale.
Non ci sono infatti – spiega Il Giornale – soltanto i campioni azzurri a brillare, ma anche i marchi a segnare numeri da record.
Saranno italiane sia le piste di atletica, della piemontese Mondo, che le piscine di nuoto, dell’azienda lombarda Piscine Castiglione. Per non parlare di Technogym, che equipaggerà ben 29 centri di allenamento, distribuiti tra il cuore del Villaggio Olimpico e le sedi satellite di Parigi, Marsiglia, Lille e Tahiti.
Insomma, il Made in Italy piace e bisogna esserne fieri.
La pista di Parigi sarà l’immagine dell’atletica che si evolve e sta al passo coi tempi. La speranza è che Jacobs e compagni possano ripetersi anche allo Stade de France spinti dal tracciato prodotto dall’azienda Alba, in provincia di Cuneo, che ha già fornito il tartan nelle precedenti edizioni di Rio e Tokyo.
Numeri incredibili per l’impresa fondata da Edmondo Stroppiana negli anni ’50. Saranno 24 a Parigi le vasche griffate dalla Castiglione (prende il nome dalla cittadina mantovana di Castiglione delle Stiviere) e realizzate da Myrtha Pools per nuoto, tuffi, pallanuoto e nuoto artistico: sarà la sesta volta ai Giochi.
Il Made in Italy – sottolinea Il Giornale – è in testa al Villaggio olimpico anche grazie alla Technogym, che “allena” gli sportivi di questi Giochi francesi. L’azienda nata quarant’anni fa a Cesena metterà a disposizione circa 1.200 attrezzature per i 14.900 atleti olimpici, provenienti da oltre 200 Paesi diversi.