Made in Italy sempre più copiato e taroccato. Basti pensare che i falsi prodotti italiani fatturano ogni anno il doppio di quelli veri. Il Piano nazionale per la ripresa e resilienza (Pnrr) e i fondi aggiuntivi “saranno molto importanti” nello sforzo per rendere più dinamico il sistema produttivo italiano. Ma “la ripresa richiede anche che la competitività non sia indebolita da forme di concorrenza sleale, che il rendimento degli investimenti delle nostre imprese non sia ridotto da fenomeni e comportamenti distorsivi, perchè la contraffazione tende a togliere benefici all’innovazione e alla creatività”. Parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel suo intervento di chiusura all’inaugurazione della Casa Anticontraffazione, sottolineando che l’Agenzia delle Dogane “avrà un ruolo chiave nel presidiare la concorrenza, la salute e la sicurezza consumatori, e sarà cruciale la lotta alla contraffazione”.
Nel suo intervento, il ministro Franco – ricorda la Prealpina – ha sottolineato più volte come la contraffazione disincentivi gli investimenti e l’innovazione e ha citato diverse stime sugli effetti macroeconomici.
“Alcune stime ci dicono che i prodotti contraffatti rappresentano quasi il 7% dell’import dell’Ue, per circa 120 miliardi di euro l’anno. Altre stime che il commercio mondiale di prodotti contraffatti che violano marchi registrati Made in Italy avrebbe raggiunto i 34 miliardi, quasi il 4% delle vendite totali del manifatturiero italiano”.