In più di un’occasione, il magnate americano Elon Musk ci ha messi in guardia dai pericoli dell’intelligenza artificiale. Purtroppo, noi siamo diventati dipendenti dalla tecnologia.
Certamente, quest’ultima non deve essere demonizzata perché, se usata correttamente, può essere uno strumento utile. Basta pensare, per esempio, alle ricerche scolastiche, che possono essere fatte più velocemente e con più materiale di studio, o a certe pratiche burocratiche, come il 730, che possono essere sbrigate da casa.
Però, al giorno d’oggi, si vedono ragazzi che si trovano nello stesso posto ma che non parlano tra loro, perché sono impegnati a scambiare messaggi con persone che stanno dall’altra parte del mondo. Questo è desolante.
Tuttavia, c’è anche qualcosa di peggio.
Con l’intelligenza artificiale si possono riprodurre artificialmente dei video di personaggi famosi che parlano al pubblico e dicono ciò che chi produce tali video vuole fare dire a loro. I programmi coi quali si possono fare queste cose sono disponibili in rete. Un problema c’è.
Faccio un esempio: poniamo caso che qualche malintenzionato prenda la faccia della nostra premier Giorgia Meloni e che le voglia fare dire delle cose contro un altro Paese, usando l’intelligenza artificiale. Se una cosa del genere accadesse, sarebbe gravissimo. Infatti, ci sarebbe il rischio di un incidente diplomatico con conseguenze gravi.
Il problema sta nel fatto che programmi con i quali si possono fare certe cose sono disponibili a tutti. Basta fare una ricerca su Google e si trovano. Dunque, un rischio c’è. Per questo motivo, Elon Musk fa benissimo a metterci tutti in guardia. I governi e la gente capiranno?