Primo passo di Barack Obama per rinnovare la sua squadra di governo: a prendere da Hillary Clinton il testimone alla guida del Dipartimento di Stato sara’ il senatore John Kerry: ‘Sara’ un formidabile Segretario di Stato’, ha detto il presidente. Kerry e’ un veterano della politica estera, noto a livello nazionale sin dai tempi in cui nel 2004 perse di misura la corsa alla Casa Bianca contro George W. Bush, che conquisto’ cosi’ il suo secondo mandato. E proprio a quella campagna elettorale risale lo stretto rapporto tra l’allora semisconosciuto senatore dello stato dell’Illinois Barack Obama e il candidato John Kerry, che con grande lungimiranza a lui affido’ l’importante Keynote Speach alla convention democratica in cui accetto’ la nomination.
Nell’annuncio ufficiale, il presidente ha oggi tessuto le lodi del senatore, ricordando in particolare il suo impegno di volontario nella guerra del Vietnam; ma ha anche ringraziato con affetto Hillary Clinton, che negli ultimi giorni e’ stata messa fuori gioco da un malore che le ha causato un svenimento in cui ha battuto la testa subendo una commozione cerebrale. ‘Le ho parlato oggi, si sta’ rimettendo e non potrebbe essere piu’ eccitata’ dalla nomina di Kerry a suo successore. La nomina di Kerry era attesa da giorni e certamente non incontrera’ gli ostacoli politici sollevati dai repubblicani che hanno fatto deragliare la candidatura dell’ambasciatore all’Onu Susan Rice, che era in pole position.
Kerry e’ presidente della commissione esteri del Senato a cui spetta il primo ‘si’ sulla candidatura a Segretario di Stato, cosa che dovrebbe garantirgli un passaggio morbido. Meno morbido potrebbe essere invece l’arrivo al Dipartimento di Stato messo nei giorni scorsi sotto accusa da una commissione indipendente per l’assalto dell’11 settembre scorso al consolato Usa a Bengasi in cui sono morti quattro americani, tra cui l’ambasciatore Chris Stevens. La sicurezza al consolato, e’ scritto in un rapporto della commissione, era "certamente inadeguata", e c’e stata anche "mancanza di leadership" e "carenze di gestione". Poche ore dopo, quattro responsabili del Dipartimento di Stato hanno presentato le dimissioni.
L’arrivo alla guida della diplomazia Usa di Kerry pone peraltro ai democratici una nuova sfida, poiche’ a questo punto sono attese le sue dimissioni dalla carica di senatore del Massachusetts, che apriranno cosi’ la strada ad un’elezione suppletiva in il repubblicano Scott Brown, battuto il 6 novembre, ha ancora buone possibilita’ di successo.
I nomi piu’ ricorrenti delle personalita’ che potrebbero prendere il posto di Kerry al Senato fino al giorno del voto e in attesa di un candidato che sia piu’ forte possibile sono quelli di una vecchia gloria del Massachusetts, l’ex governatore Michael Dukakis, 79 anni, battuto da George H.W. Bush nella corsa alla Casa Bianca 1988, e quello di Vicky Kennedy, la vedova del senatore Ted Kennedy.
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