Mai come in questo momento il mondo delle quattro ruote è al centro degli interessi dei big del settore high-tech, tanto a livello mondiale quanto a livello nazionale e cittadino, anche in Italia.
A livello mondiale la sfida vede al momento tre contendenti principali che sono Apple, Google e Uber. La farm di Cupertino starebbe lavorando ad un progetto di auto elettrica alternativa alla Tesla, attuale leader mondiale del mercato. Secondo voci ben informate Tim Cook, CEO della Apple, starebbe guardando con interesse alle importanti opportunità di business che potrebbero derivare dalla convergenza tra smartphone ed auto. Per questo ha messo a lavoro un team di circa 100 persone guidato da un ex manager della Ford, nonché Johann Jungwirth, ex capo della ricerca e sviluppo di Mercedes-Benz.
Ad amplificare i rumors sul possibile ingresso di Apple nel mercato dei servizi per le quattro ruote ci ha pensato un servizio apparso sulla stampa americana in cui venivano immortalati alcuni furgoni presi a noleggio da Apple, in giro per le strade della California con a bordo delle speciali videocamere utilizzate per la registrazione e la digitalizzazione delle mappe stradali (qualcosa di simile a quanto fatto da Google con il suo servizio Maps).
Per quanto riguarda invece Google la grande sfida è quella che lo vede in corsa contro Uber, il gigante internazionale delle auto a noleggio. Entrambe le aziende starebbero lavorando sugli aspetti relativi all’automazione ma mentre Uber si sta focalizzando sulla possibilità di diffondere auto a guida autonoma. Uber in particolare ha appena aperto il suo “Advanced Technologies Center” in collaborazione con il National Robotics Engineering Center di Pittsburgh e la Carnegie Mellon University.
Google sta invece lavorando ad un progetto che dovrebbe portare alla prodizione di una nuova generazione di taxi che possono essere chiamati tramite apps e che sono in grado di muoversi da soli.
Secondo Chris Urmson, direttore del progetto Google Car, intervistato nel corso della TED conference di Vancouver dalla BBC, le auto a senza conducente saranno pronte per il mass market entro i prossimi 5 anni. Non si tratta quindi di soluzioni avveniristiche ma di un futuro prossimo.
Ma non sono solo i giganti high-tech a solcare nuovi percorsi nel mondo dell’automotive. Anche a livello nazionale e locale si assiste al nascere di nuove iniziative in cui il web viene legato a doppio filo al settore delle auto e dei trasporti in generale. Pensiamo ad esempio all’esperienza di noicompriamoauto.it, un portale nato in Germania e sbarcato già da diverso tempo in Italia.
Noicompriamoauto.it ha rivoluzionato il concetto di compravendita di auto usate tra privati, riscrivendo anche i paradigmi secondo cui questa prassi si è sin qui avvalsa del web. In pratica non viene solo offerto un servizio di annunci che peraltro non avrebbe certo rappresentato un elemento di novità in un contesto già saturo da questo punto di vista; noicompriamoauto.it propone invece un servizio a 360 gradi in grado di curare tutte le fasi della compravendita dalla a alla z.
Si vuole valutare la propria vettura prima di venderla? Su noicompriamoauto.it è possibile farlo. Si vuole avere un servizio di intermediazione nella vendita e nella riscossione del pagamento? Si vuole un servizio di consulenza nell’espletamento delle procedure burocratiche per il passaggio di proprietà? Anche questo è possibile con noicompriamoauto.it a prescindere dal fatto che si usi il servizio standard, o quello suddiviso per determinate zone, come per le automobili in vendita a Roma, a Milano o in qualsiasi altra città italiana.
Infine, sempre dal connubio tra high-tech ed auto, sono nate e stanno nascendo nuove iniziative legate al car sharing ed il car pooling. La più nota è sicuramente BlaBlaCar che permette di dividere i costi di viaggio tra chi si sposta in auto e chi ha bisogno di un passaggio. A livello locale stanno nascendo altre iniziative simili a BlaBlaCar ma focalizzate sulla condivisione degli spostamenti all’interno dei centri urbani.
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