Un treno chiamato desiderio. Squilli di tromba, suoni di grancassa, pagine di giornali, notevole dispendio di parole e di energie. E di soldi, ovvio. Treno Italo messo in vetrina, esposto alla visibilità e alla curiosità nazionale. Viaggerà a 360 chilometri orari il treno più veloce e moderno d’Europa. Neonato, ma non ancora in funzione, lancia già la sfida alla Freccia Rossa di Trenitalia. Prevede di strapparle il venti per cento dell’attuale clientela entro il 2015. Poi addirittura il sessanta per cento. Punta in definitiva a diventare il padrone assoluto, il dominatore del trasporto su rotaie.
Nuovo Trasporto Viaggiatori, sigla NTV, è il nome della fresca impresa ferroviaria di Luca di Montezemolo. Sostenuto nella circostanza da Della Valle, il signor Tods, re della calzatura in Italia. Tods, Hogan, e quant’altro nel campo dell’accessorio. Le telecamere si sono accese su Treno Italo. I giornali ne hanno parlato. Un lancio in grande stile: praticamente denudato il neonato prodotto negli stabilimenti di Nola, nei pressi di Napoli, costruiti anch’essi solo ed esclusivamente per mettere al mondo il neonato. L’investimento totale è di 1 miliardo e 750mila euro. S’intravvede infatti la presenza anche di Gianni Punzo, potente e geniale imprenditore napoletano, presidente dei due più grandi ipermercati del Centro Sud, il Cis Nola Interporto e Vulcano Buono. Due città e due popoli.
Treno Italo comincerà le corse a marzo. Adesso è in attesa dell’approvazione da parte dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie: la documentazione è stata già inviata, contestualmente alla presentazione al pubblico del nuovo treno veloce italiano. Treno Italo collegherà 9 città italiane, lungo 12 stazioni. I collegamenti quotidiani previsti sono 51. Quarantuno corse sulla dorsale Torino-Milano-Napoli- Salerno; dieci sulla Venezia- Roma-Napoli. Un gioiello targato Aistom. Viene al mondo con l’evidente intenzione di creare una forte concorrenza ferroviaria in Italia e sbloccare la liberazione del mercato su rotaie. Treno Italo è un treno modulare. Il numero delle carrozze di ogni convoglio varia da 7 a 14; la lunghezza di conseguenza è compresa tra 130 e 250 metri. Un’opera frutto della tecnologia più avanzata. Pare che tutti gli aspetti siano stati presi in considerazione e sviluppati dai tecnici. Il meglio del meglio in ogni
settore, assicurano gli imbonitori della primissima ora.
Il servizio di ristorazione a bordo è affidato a Eataly, quanto di meglio. Ogni treno può disporre dai 250 ai 650 posti, a seconda del numero di carrozze. Tre classi, come i treni di una volta delle Ferrovie dello Stato. Ma questa è tutta un’altra storia. Club, Prima, Smart i nomi della classi. In più, Prima Relax e Smart Cinema, nelle carrozze all’estremità del treno, che avrà motori distribuiti per tutta la lunghezza del convoglio, non le due motrici in testa e in coda che caratterizzano le frecce rosse di TreniItalia. Smart Cinema consente di vedere film in prima visione prodotti da Medusa e le news di Sky. Otto schermi da 19 pollici, a voler riproporre, in piccolo, una qualsiasi multisala italiana. I viaggiatori hanno a disposizione comode poltrone Frau. Treno Italo non si negherà nulla. La sicurezza a bordo è in ogni caso garantita dalle telecamere a circuito chiuso. Ma i telefonini? È assicurata la connessione a banda larga. Il wi fi è gratuito.
Ma come si presenta Treno Italo dal punto di vista estetico? Gli ideatori hanno pensato davvero a tutto, non tralasciando neppure questo aspetto. L’occhio, si sa, vuole la sua parte: la pretende. Quindi, tonalità sul grigio e l’arancio. Massimo confort a bordo e pure nelle stazioni. Avrà binari particolari, diversi dalle frecce rosse di Trenitalia. Viaggeranno dunque in parallelo, la corsa è già cominciata. Montezemolo conta di vincerla in qualche anno con la sua flotta di 25 treni da 360 chilometri all’ora. Impiegheremo 47’ per andare da Torino a Milano, 2 ore 57 minuti da Milano a Roma no stop, 3 ore e mezza con fermata a Firenze, 3 ore e 43 da Venezia a Roma, 65 minuti da Roma a Napoli. Treno Italo si prepara al decollo, accadrà a metà marzo. E gli aerei, che fine farà il costoso trasporto aereo in Italia, escluso quello da e per le isole? Ai posteri la facile sentenza.
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