Atmosfera esotica, sciabordio delle onde, gabbiani in volo. Non e’ un set cinematografico, ma la scenografia che dalla prossima primavera potranno scegliere i futuri sposi per il loro matrimonio con rito civile a Pescara. Da aprile un tratto di spiaggia del capoluogo potra’ accogliere le cerimonie finora celebrate solo in municipio. E se a Roma, in alternativa alla sala del Campidoglio, in tanti scelgono la suggestiva chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo alle pendici del Celio, in riva all’Adriatico si potra’ optare per romantiche nozze sul mare.
Con il progetto "Wedding on the beach" Pescara e’ il primo Comune in Abruzzo e uno dei pochi in Italia a rendere possibile quello che per molti e’ un sogno. E cerca, nel contempo, di dare impulso al turismo contribuendo, magari, a risanare le casse. Con 500 euro per i residenti e 600 per i non pescaresi si potra’ allestire la cerimonia sull’arenile poco distante dal portocanale su cui svetta il Ponte del Mare, che da pochi anni ha cambiato la skyline della citta’. Un camminamento mobile, pedane, gazebo e palme – il tutto approvato da Capitaneria e Agenzia del Demanio – accoglieranno sposi, invitati e il celebrante, che potra’ essere il sindaco, un assessore, un consigliere comunale o un delegato del Comune.
La Giunta guidata da Marco Alessandrini ha gia’ varato l’iter amministrativo avvalendosi del Dpr 396/2000 che permette alle Amministrazioni comunali di istituire uffici separati di Stato Civile: sono stati individuati come ufficio staccato il Museo del Mare e come sua pertinenza la spiaggia della Madonnina. "Vogliamo dare la possibilita’ alle coppie che decidono di non sposarsi con rito religioso di realizzare un sogno – ha spiegato in conferenza stampa l’assessore ai Servizi Anagrafici e Demografici, Sandra Santavenere – Contiamo cosi’ anche di incrementare le entrate comunali. In un momento di difficolta’ come quello che il Comune di Pescara sta attraversando (e’ stata avviata la procedura per il riequilibrio finanziario pluriennale, cioe’ "dissesto controllato", ndr) questa diventa anche una risorsa per l’Ente".
Una formula che, ha ricordato Santavenere, ha incontrato un grande successo a Rimini e a Fano, solo per citare altre citta’ affacciate sull’Adriatico. "Siamo al lavoro per conquistare altre location gia’ per l’estate, dai parchi ai musei, al fine di aprire la citta’ a nuovi modi per dare servizi su richiesta, nonche’ promuoversi e raccontarsi, valorizzando al meglio il patrimonio architettonico, storico, ambientale e culturale".
































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