"In Europa si respira un preoccupante vento relativista e nichilista". Così il presidente della commissione Lavoro del Senato del Nuovo centrodestra, Maurizio Sacconi, in una intervista alla Stampa commenta lo storico referendum che, nella cattolica Irlanda, che ha dato il via libera alle nozze gay.
Sacconi sottolinea che "la nostra contrarietà riguarda due aspetti e non penso sia una posizione isolata: le adozioni e la spesa sociale, a partire dalla reversibilità delle pensioni. Nel primo caso, riteniamo che i diritti dei minori abbiano la precedenza sui desideri degli adulti. Posso capire il desiderio delle coppie omosessuali di educare figli, ma non può non prevalere il diritto dei minori a crescere nella diversità genitoriale. Quanto alla reversibilità delle pensioni, che ci costano oltre 40 miliardi all’anno, verrebbe meno il già faticoso equilibrio del nostro welfare".
Spiega quindi che quando Alfano parla di unioni civili con il rafforzamento, in particolare, dei diritti patrimoniali, si riferisce "al contenuto della mia pro posta di legge, improntato al principio del mutuo soccorso morale e materiali tra i conviventi dello stesso sesso. Comprendente, ad esempio, il diritto alla successione al netto della tutela di eredi legittimi, come i figli e il coniuge, la possibilità di assistere il partner ammalato o detenuto e, ancora, di subentrare nel contratto d’affìtto. Insomma, tutto tranne adozioni e spesa sociale perché riservate alla famiglia naturale in quanto orientata alla procreazione. E dirimente è la registrazione. Dalla registrazione pubblica delle unioni, la giurisprudenza europea deduce l’equiparazione al matrimonio. Con la conseguenza delle adozioni e delle pensioni".
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