Esami, interrogazioni, appuntamenti importanti. Ci sono occasioni in cui è fondamentale essere lucidi e riposati per poter dare il meglio, anche se ansia e agitazione sono i peggiori nemici del sonno. «Una buona dormita prima di un esame è il miglior ripasso possibile, lo confermano anche dei recenti studi, ma è anche vero che è la cosa più difficile da fare» afferma Alberto Bergamin, amministratore delegato di Tempur Italia, leader mondiale del riposo.
Abbandonarsi nelle braccia di Morfeo quando si ha il pensiero di una prova significativa risulta difficoltoso per molti e in alcuni casi viene considerato una perdita di tempo prezioso: «C’è chi sceglie di trascorrere la notte della vigilia sveglio a ripassare e c’è invece chi vorrebbe dormire, ma non riesce a farlo – prosegue Bergamin -. Più si pensa “questa notte devo assolutamente dormire perché domani ho un appuntamento importante”, più è difficile riuscirci. E quando passano le ore senza riuscire a prendere sonno, ci si innervosisce e si fatica ancora di più ad addormentarsi».
L’ultima conferma dell’utilità del sonno per migliorare l’apprendimento arriva da uno studio condotto negli Stati Uniti da sette ricercatori, che hanno esaminato l’influenza del sonno sulla capacità di imparare e memorizzare. Ai 207 studenti coinvolti sono state fatte memorizzare delle coppie di parole in periodi diversi della giornata, è emerso che le nozioni apprese prima di andare a dormire, restano impresso meglio e più a lungo.
Basta quindi con le maratone notturne della vigilia: per arrivare pronti a un esame conviene riposare bene. Ecco il decalogo di consigli preparato da Tempur, leader mondiale del riposo: Anzitutto, prima di coricarvi, cercate di rilassarvi. Mettete via i libri, non fate esercizio fisico ed evitate anche i videogiochi: semplicemente godetevi un po’ di tranquillità prima di andare a letto. Secondo: assicuratevi che la camera sia scura, senza luci: il buio aiuta il vostro corpo a capire che è ora di dormire. Terzo: eliminate tutte le apparecchiature elettroniche all’interno della stanza e, se proprio non potete, spegnetele del tutto e non lasciate in stand by. Anche la luce di un led può compromettere il riposo. Quarto: non prendete l’abitudine di studiare sdraiati a letto, cercate di non concedervi pisolini durante il giorno, e comunque non fatelo mai dopo le 3 del pomeriggio. Quinto: eliminate, o non consumate al pomeriggio e alla sera, bevande stimolanti come the, caffè, bibite energetiche. Anche le sigarette possono disturbare il sonno. Sesto: se non riuscite a prendere sonno, evitate di stare a girarvi nel letto. Alzatevi, magari bevete un bicchiere d’acqua o leggete qualche pagina di un libro e poi ritornate sotto le coperte. Settimo: i giorni precedenti all’esame cercate di mantenere ritmi costanti: svegliatevi presto al mattino, in modo da programmare bene il vostro “orologio biologico” per la notte successiva. Ottavo: ogni mattina aprite le finestre per arieggiare la stanza e far entrare la luce. Nono: al mattino dedicate qualche minuto per fare esercizio fisico. Decimo: il vecchio consiglio di contare le pecore per prendere sonno, può essere davvero utile. Se riuscite a visualizzare qualcosa come una pecora e iniziate a contare, concentrate la vostra attenzione su quello distogliendola dall’esame o dagli altri pensieri che vi tengono svegli.
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