Vedere bruciare la cattedrale di Notre Dame di Parigi mi ha dato molta angoscia nel cuore. Quanto è accaduto è inaudito. Un edificio plurisecolare è andato in fiamme ed è crollato come un castello di carte. Purtroppo, l’incendio nella cattedrale di Notre Dame è il simbolo della nostra civiltà che va in rovina, di una civiltà che ha tagliato – bruciato – le proprie radici, rinnegando i propri simboli e la propria storia. Oggi ne paga il prezzo.
In nome del “politicamente corretto” la nostra civiltà ha rinnegato i propri valori, la propria cultura. Per “paura di diffondere l’islamofobia”, si vuole impedire di leggere la “Divina Commedia” di Dante Alighieri nelle scuole. Si ha paura di parlare delle tradizioni giudaico-cristiane, per “non offendere chi non è cristiano”.
Abbiamo paura di fare nomi di personaggi come San Leone Magno, il Papa che nel 452 D.C. incontrò il re degli Unni Attila e gli impedì di arrivare a Roma. Per lo stesso motivo, si tolgono o si nascondono le croci nei cimiteri, com’è accaduto a Bologna, o si vogliono abolire feste come il Natale e la Pasqua.
Questo non è normale.
Mentre tra di noi ci sono coloro che fanno le cose che ho prima elencato, altri, come gli islamici, non si sono fatti scrupoli ad irriderci per l’incendio alla cattedrale. Su “Al Jazeera” si sono viste folle festanti che parlano di un “castigo di Allah” contro di noi. Questo è un dato di fatto. Allora, stiamo bene attenti a non farci del male. Auguri di Santa Pasqua a tutti i lettori di ItaliaChiamaItalia.