Siamo sotto elezioni e i vari candidati sono già in corsa per il Parlamento. Certo, i più preoccupati sono gli uscenti. Durante gli ultimi cinque anni della loro vita hanno provato l’ebbrezza della poltrona, ora tremano al solo pensiero di poterla perdere. Inoltre, tanti di loro sanno di non aver fatto un bel niente in Parlamento, se non produrre fumo e chiacchiere.
E’ certamente il caso di Francesca La Marca, italo-canadese, donna mediterranea, affabile, molto dolce. La politica, tuttavia, non è pane per i suoi denti.
Sarà anche per questo che la deputata dem per tutta la legislatura ha avallato le folli decisioni dei governi che si sono succeduti, scelte contrarie all’interesse degli italiani nel mondo.
Forse Francesca – come qualche suo collega – non aveva capito di avere ricevuto il mandato elettorale per difendere gli italiani nel mondo, non gli interessi di partito; per sostenere e rafforzare il Sistema Italia oltre confine, non per compiacere le alte sfere contribuendo alla sua distruzione. Tant’è.
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Ormai è tardi per recriminare. Ma non arriverà mai troppo tardi il giorno in cui La Marca smetterà di tormentare i connazionali che ricevono sulla propria posta quei suoi comunicati fatti di niente e buoni solo a innervosire intasando la posta, rubando tempo per essere cancellati, distraendo dalle proprie faccende. E soprattutto parlando solo di FUFFA!
L’ultimo comunicato ci racconta che la deputata Pd ha partecipato a Montreal alla “Frittulata Cosentina” o “Festa del Maiale”. MA CHISSENEFREGA!
Che modo patetico di mostrare interesse per la comunità! Che cosa ci interessa, da italiani residenti all’estero afflitti da problemi enormi, dell’On. La Marca che va alla Festa del Maiale?
Tra rete consolare fatta a pezzi, servizi che non funzionano come dovrebbero, tra tagli e tasse che ci affliggono non pensiamo certo di dare fiducia a qualcuno che aderisce alla “frittulata” piuttosto che alle proposte serie e specifiche di chi vive da vicino i disagi dei cittadini!
È questa una strategia elettorale che si è già vista in passato, quando i candidati ritenevano di conquistare gli elettori con la tradizionale offerta mangereccia più o meno a proprio carico.
Pensate che la deputata uscente Fucsia Nissoli, che si candida con Forza Italia dopo aver cambiato casacca più volte nel corso della legislatura, sta organizzando in Canada una serata, tutto “free”, tutto pagato, con “sontuoso buffet” e musica dal vivo.
Il costo dell’evento, secondo quanto risulta a Italiachiamaitalia.it, va oltre i 10mila dollari. Non sappiamo se a pagare sia Nissoli direttamente o qualche suo sponsor, certo è che la festa si sta organizzando senza badare a spese.
Iniziative del genere portano voti? Forse tra l’emigrazione più vecchia. Perché la verità è che da quando la satira di Cetto La Qualunque ha ridicolizzato l’uso sfrontato di questi strumenti di persuasione, i politici più accorti hanno capito che devono mostrarsi più sobri. Altro che tutto “free” e “sontuoso buffet”. Altro che “frittutalata”. Fino a che il web vi seppellirà.