Una cella di otto metri quadrati per dormire, una palestra con tapis roulant e un ufficio dotato di tv e computer per scrivere le sue memorie: e’ una detenzione dorata quella che attende Anders Behring Breivik, l’estremista 33enne condannato a 21 anni di carcere per le stragi a Oslo e sull’isola di Utoya nel luglio 2011. Per lui si riaprono le porte del penitenziario di Ila, carcere di massima sicurezza una decina di chilometri a nord-ovest di Oslo, dove e’ rinchiuso dal giorno dell’arresto.
Diversamente dall’usuale cella singola, per Breivik sono stati predisposti ben tre spazi di 8 metri quadrati l’uno per compensare il regime di isolamento a cui e’ soggetto.
Totalmente vietati i contatti con gli altri detenuti e le attivita’ ricreative, l’estremista ha pero’ accesso a un piccolo cortile per la sua ora d’aria giornaliera. A sua disposizione, oltre a giornali e televisione, c’e’ anche un computer, privo di collegamento internet ma utile per scrivere la sua autobiografia, gia’ annunciata da uno dei suoi avvocati.
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