Le nuove sostanze psicoattive sono molto diffuse in Italia, se ne conosce poco la composizione e si vendono su Internet. I dati sono stati presentati al convegno "New Drugs" che si e’ tenuto in Univesita’ da cui e’ emerso che l’Emilia-Romagna e’ al primo posto tra le regioni italiane per spaccio e uso di ketamina e cannabis sintetica. Il quadro e’ a tratti disarmante dato che, spiega Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento delle politiche antidroga (Dpa): "I giovani sono inconsapevoli dei reali contenuti di queste sostanze perche’ sempre nuove molecole sono pronte a essere inserite nel mercato, sia per soddisfare le richieste da parte dei consumatori ma anche, e soprattutto, per eludere i controlli che vanno istituendosi nei vari Paesi attraverso l’aggiornamento della normativa in materia". In circolo ce ne sono circa un migliaio di diverso tipo, riconosciute in Italia 280, e sono aumentate, negli ultimi due anni, del 50%. "Cambia anche il tipo di spaccio – continua Serpelloni – adesso non e’ piu’ fatto dalle grandi organizzazioni criminali, ma in Rete da singoli o piccoli gruppi". Non a caso il Dpa attua ricerche sul web per individuare i siti in cui si vende, non solo droga, ma anche tutta l’oggettistica necessaria per fumarla, sniffarla, iniettarla e nasconderla. E non e’ tutto: su internet ormai si trovano anche i, molto dettagliati e venduti, manuali del perfetto spacciatore e di come non farsi "beccare" in caso di esami del sangue o delle urine.
È il Nord Italia l’area maggiormente interessata dalla diffusione delle "new drugs". Sia, continua Serpelloni, "per un’osmosi che viene dall’Europa e che quindi va scendendo sul territorio, sia per la presenza, al Sud, delle mafie". Un paradosso dunque che fa si’ che, nel Meridione, la vendita sia controllata. Non a caso una campagna di qualche anno fa sensibilizzava i ragazzi in merito al tema: "Ogni euro speso anche per comprare la canna del sabato sera, e’ un euro regalato alle mafie". E se nel 2008 i numeri sull’uso di sostanze stavano calando, con l’aumento di siti telematici pro legalizzazione e degli shop on line (in crescita esponenziale negli ultimi 3 anni, passando dai 170 ai 639 riconosciuti), sta aumentando anche l’uso di cannabis sintetiche, colpendo una fascia d’eta’ che va dai 15 ai 19 anni. È anche per questo che il Dpa ha messo a punto un software che, una volta installato, riconosce i siti pericolosi e ne blocca la navigazione. Spesso pero’, com’e’ stato evidenziato durante il convegno, molti annunci vengono ben mimetizzati su siti di annunci, per esempio sotto la categoria "Casa e giardino". Umbria (con un tasso di quattro decessi ogni 100.000 a residenti) e Marche invece ai primi posti della classifica delle morti per overdose dove la prima sostanza responsabile risulta essere l’eroina, seguita dalla cocaina (piu’ colpiti i 37enni). Il piano antidroga, realizzato dal Dpa in collaborazione con il ministero della Salute, e’ stato costruito in base a indicazioni strategiche sia a livello internazionale, attraverso le Nazioni Unite, che a livello europeo. Ma un dato positivo c’e’. L’Italia si piazza al penultimo posto tra gli Stati europei che piu’ fanno uso di nuove sostanze psicoattive, ai primi posti ci sono Irlanda, Polonia e Lettonia.
I dati sulle new drugs verranno presentati in modo itinerante in tutta Italia e la tappa di Bologna non e’ stata una scelta casuale, dato che, spiega Dario Braga, prorettore alla Ricerca dell’Universita’ della citta’, "qui, da anni, operano gruppi di ricercatori che si interessano del fenomeno per gli aspetti chimico-farmaceutici organizzando incontri, cicli di seminari e un master nell’ambito delle analisi chimiche e chimico-tossicologiche forensi. La ricerca scientifica e’ il solo strumento che permette di conoscere gli effetti delle nuove sostanze psicoattive e di mettere in atto pratiche di prevenzione e cura".
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