“Ti consiglio di vivere solo per far arrabbiare coloro che stanno pagando per la tua pensione. E’ il solo piacere che mi è rimasto” (Voltaire)
“Oggi prendo una pensione di 600 mila lire al mese, una lira per ogni chilometro finito in bici” (Gino Bartoli)
“Con gli strumenti già in scena non posso pensare alla pensione. Da dove vengo io, di questa parola non si conosce il significato” (Louis Armstrong)
“Rifiutare di accedere a una carriera solo perchè vi assicura una pensione. La migliore pensione è il possesso di un cervello in piena attività che vi permetta di continuare a pensare ‘usque ad finem’, ‘fino alla fine’.” (Rita Levi Montalcini)
“Un uomo in pensione è spesso il lavoro a tempo pieno di una moglie” (Ella Harris – cantautrice e musicista statunitense)
NON VOGLIO VIVERE DA PENSIONATO
Non voglio vivere certo da pensionato! Rispondo a un lettore, mi piace molto lavorare… Le lettere dei lettori sono preziose, interessanti o divertenti, anche quando nascono da evidenti equivoci. C’è sempre la possibilità di approfondire gli argomenti in discussione. Ecco un esempio.
UN PROGETTO NOTTURNO
Ho ricevuto questa lettera: “Sono Alessandro Felloni. Leggo, nella scommessa di oggi, che vuoi fare il pensionato, orgogliosamente assiso su una panchina ad onorare il residuo tempo che ti è ancora reso disponibile… da LUI. Io ho 82 anni e non mi sento di sottendere all’inesorabile, in attesa di… E voglio scommettere sul mio futuro ancora disponibile… e sfangarla, sin che posso, tendendo all’eccesso. Avrei curiosità e piacere di incontrarti, ma non da pensionato che parla ad un pensionando bensì da leggiadro irresponsabile ad un responsabile leggiadro. Un saluto da Alberto”.
Rispondo: intanto, il lettore si chiama Alessandro o Alberto? Non è questo il punto più importante. Fatto sta che non credo di aver mai scritto di voler vivere da pensionato, sia pur “leggiadro”(mi risulterebbe difficile identificarmi con questo aggettivo!). Caro Alberto o Alessandro che tu sia… Vogliono divertirsi i lettori, insieme con il simpatico Felloni? Questa notte, insonne come sono, ho inventato un giornale, con tante idee innovative.
UN GIORNALE SUL WEB
Un giornale sul web, per essere chiari: su carta costerebbe troppo. Mi sono divertito un mondo e, dopo tre ore, finalmente mi sono addormentato. Mi metterò alla ricerca di un editore o di un finanziatore. Chissà! Ho 78 anni, non mi arrendo. Ho scritto tante volte che – quando Lui deciderà – vorrei andarmene con dignità, dopo essermi congedato da ciò che amo. Ma, nel frattempo, lavoro: ben consapevole di non avere la freschezza e la forza di una volta. Il cervello, però, ancora un po’ funziona.