Tutti danno il Movimento 5 Stelle per morto. I sondaggi lo dipingono in caduta libera. Che il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e capitanato dall’ex-premier Giuseppe Conte abbia perso tanti consensi è vero e ciò non può essere smentito. Ha promesso di rivoluzionare la politica, ma non l’ha fatto. Inoltre, le scissioni che ci sono state lo hanno indebolito non poco. Però, deve essere ricordato che il Reddito di Cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, c’è ancora e che può essere visto ancora oggi come una sorta di “voto di scambio” perfettamente legale.
Coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza potrebbero decidere di votare di nuovo il Movimento 5 Stelle. Specialmente in certe aree del nostro Paese, come certe zone del Mezzogiorno, il Reddito di Cittadinanza è un’entrata per molte famiglie: è diventato uno stipendio per chi non lavora e non un incentivo per entrare (o rientrare) nel mondo del lavoro.
Dunque, queste persone avrebbero qualche difficoltà a rinunciare a tutto ciò. Per questo motivo potrebbero scegliere di votare il Movimento 5 Stelle.
Questo ci dice che il risultato elettorale non è così scontato. Stando a certi sondaggi, se il centrodestra prendesse il 46% dei consensi ed il centrosinistra superasse il 30%, i centristi due Azione-Italia Viva ed il Movimento 5 Stelle potrebbero essere decisivi nella formazione della maggioranza di governo.
Deve essere ricordato, per finire, che i sondaggi danno una certa quota di indecisi. Questi elettori potrebbero decidere di votare all’ultimo minuto. Per questo, per dirla alla maniera calcistica, la partita è ancora aperta.