“Gli ultimi gravi accadimenti di violenza collegati al fenomeno rom registratisi in queste ultime ore mi ha spinto a scrivere Ignazio Marino con l’auspicio che il primo cittadino della Capitale non sottovaluti il problema come colpevolmente fece Veltroni”: lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo de La Destra alla Regione Lazio già Presidente della Commissione Sicurezza Urbana di Roma Capitale, nell’annunciare una sua missiva al Sindaco di Roma in merito all’emergenza rom e al proliferare delle occupazioni abusive da parte della comunità nomade.
“Da Laurentino a Collatino, passando per Magliana e Tor de’ Cenci, le richieste di aiuto della cittadinanza si moltiplicano quotidianamente ed, esponenzialmente, le preoccupazioni vanno aumentando dopo i recenti avvenimenti di aggressione violenta nei confronti delle forze dell’ordine, a Piazza di Spagna come nel campo attrezzato di Castel Romano. In questo contesto, oltre al citato aumento di tali episodi, tutti riconducibili ad alcune comunità rom, si evince purtroppo un atteggiamento di impunità che sta portando al risorgere di numerosi stanziamenti abusivi, portatori di degrado ambientale, sensibile riduzione della percezione di sicurezza da parte del cittadino e aggravamento delle condizioni igienico-sanitarie di alcuni quadranti della città. In tal senso, ad onore del rispetto della legalità e delle più elementari norme del vivere civile, auspico da parte del Sindaco fermi quanto urgenti provvedimenti tesi a bloccare la spirale di violenza innescata” conclude Santori.
Ecco la lettera inviata al primo cittadino
Al Sindaco di Roma Capitale
On. Ignazio Marino
e, p.c.
Al Prefetto di Roma
Dott. Giuseppe Pecoraro
Oggetto: Emergenza occupazioni abusive territorio Roma Capitale.
Il sottoscritto Fabrizio Santori, in qualità di Consigliere Regionale del Lazio, nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali, esprime seria preoccupazione per gli incresciosi accadimenti che da giorni gravano sui cittadini della Capitale, testimoni indifesi della crescita esponenziale degli accampamenti abusivi sull’intero territorio.
Il ruolo di Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, già ricoperto dallo scrivente, rende ulteriore motivazione alla presente, atteso che, la problematica degli insediamenti irregolari ha interessato in maniera significativa il mio precedente operato.
Quanto riferiscono i cittadini, così come quanto si apprende quotidianamente dalle notizie di stampa, soprattutto in merito al propagarsi di stanziamenti irregolari su aree già oggetto di precedenti sgomberi, rappresenta un dato inquietante se rapportato ai disordini urbani che ne stanno conseguendo.
Gli atti criminosi avvenuti a Castel Romano, che non possono interpretarsi come un fenomeno isolato, unitamente alla continua migrazione sul territorio cittadino registrata negli ultimi mesi, sta gettando in grave apprensione la popolazione residente del quadrante di Tor dè Cenci, la quale teme nuovi reinsediamenti.
Medesima situazione si ravvisa nei quadranti Laurentino e Magliana laddove i cittadini e i comitati di quartiere segnalano il grave degrado dovuto al propagarsi di numerosissimi micro insediamenti pericolosamente destinati ad espandersi, parimenti nell’area di via Collatina, dove accanto ai campi nomadi presenti in via Salviati, i residenti denunciano il sorgere di stanziamenti abusivi affastellati nelle aree adiacenti la linea ferroviaria, unitamente ad atti vandalici, degrado ambientale e conseguentemente assenza di condizioni di legalità e sicurezza per i cittadini.
Sussiste il serio rischio che la su esposta situazione, già gravemente compromessa, degeneri ulteriormente, a danno della popolazione residente che da diversi quadranti della città ed in più occasioni denuncia lo stato di abbandono ed insicurezza in cui versa.
Auspico dei provvedimenti urgenti in grado di fermare questa spirale di diffusa illegalità, onde evitare che ogni eventuale ritardo nell’adozione di misure concrete in tal senso, possa rappresentare un passaporto di impunità per tutti coloro i quali non rispettano le norme di legge e le regole del vivere civile. Cordiali saluti,
Fabrizio Santori
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