Avrebbero noleggiato veicoli di grossa cilindrata da varie societa’ per poi non restituirle e condurre le vetture all’estero per venderle: di questo sono accusate le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Brindisi che ha portato a 9 arresti, quattro in carcere e cinque ai domiciliari. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e all’appropriazione indebita. Tutti gli indagati sono di Ostuni (Brindisi).
Le indagini, coordinate dal pm Pierpaolo Montinaro, sono cominciate da denunce querele per appropriazione indebita di autovetture presentate da alcune societa’ di noleggio sfociate nell’emissione di alcuni decreti di sequestro preventivo dei veicoli.
Secondo l’accusa, riporta l’Ansa, vi sarebbe stata una serialita’ di condotte mirate a danneggiare le societa’ sia dei guadagni per il noleggio sia del capitale. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare il luogo, un ufficio che sarebbe stato usato come “quartier generale”, in cui il gruppo criminale si sarebbe riunito per pianificare le azioni da compiere attraverso societa’ create fittiziamente.
In tutto sono quindici le auto oggetto di appropriazione indebita, per un giro d’affari di circa 600.000 euro. Alcuni dei mezzi sono stati ritrovati in Francia, Belgio e Germania e riconsegnate alle societa’ proprietarie, altre sottoposte a sequestro, di altre ancora si sono perse le tracce.