Impegnato da piu’ di un anno in un enorme piano di ristrutturazione per arginare il declino nel mercato e il peggioramento dei conti, il colosso finlandese dei telefoni cellulari Nokia si vede costretto a mettere in campo ulteriori misure per ridurre i costi. La societa’ ha annunciato l’eliminazione di ulteriori 10.000 posti di lavoro nel mondo entro fine 2013 – per risparmiare altri 1,6 miliardi di euro – e la chiusura dei siti di produzione in Finlandia (dove restera’ il ramo Ricerca e sviluppo), Germania e Canada.
Tagli piu’ consistenti del previsto e inattesi dal mercato che hanno avuto ripercussioni in Borsa con un crollo del titolo di circa il 18% nelle Piazze europee sulle quali e’ quotato (-17,81% ad Helsinki, -18,03% a Francoforte e -18,08% a Stoccolma). Il governo finlandese, affrontando la questione del taglio dei 3.700 posti di lavoro nell’area di Oulu, nel nord del Paese, ha deciso di accelerare interventi a sostegno dei lavoratori.
Nokia ha anche confermato la vendita del suo marchio di lusso Vertu (quello dei telefonini decorati con pietre preziose) al fondo di investimento privato svedese Eqt VI partners per un ammontare non precisato. ‘I tagli sono una conseguenza delle misure che riteniamo di dover prendere per assicurare la competitivita’ a lungo termine’, ha detto il numero uno di Nokia Stephen Elop, spiegando che servono anche per fronteggiare la concorrenza agguerrita di Samsung e Apple. Ad aprile scorso, dopo 14 anni di indiscussa egemonia, Nokia si e’ vista strappare da Samsung lo scettro di primo produttore di telefonini al mondo.
E sempre in aprile, il gigante svedese e’ stato messo ulteriormente sotto pressione subendo l’onta di vedersi tagliare a spazzatura (junk) il rating da Fitch e Standard & Poor’s con un outlook negativo, una previsione che non esclude ulteriori tagli da parte delle agenzie di valutazione, proprio a causa delle difficolta’ dell’azienda di tenere il passo con Apple e con i produttori asiatici, Samsung in testa. Se i conti continueranno ad andar male, Nokia non esclude il taglio di ulteriori dipendenti: nel primo trimestre, il gruppo ha avuto una perdita netta di 929 milioni di euro a causa del calo delle vendite del 30% in un anno e sembra che i risultati nel secondo trimestre saranno peggiori del previsto.
Intanto, nell’ambito della ristrutturazione, Nokia e’ impegnata in una transizione tecnologia per sostituire il sistema operativo Symbian con un altro in partnership con Microsoft, che ha dato vita alla linea di smartphone Lumia. In questa strategia, Nokia ha annunciato l’acquisizione di asset della svedese Scalado, leader nella tecnologia di immagini fornita ad oltre un miliardo di dispositivi. Nokia vuole, infatti, recuperare terreno in questo settore redditizio rispetto ai concorrenti Blackberry, iPhone e ai dispositivi che utilizzano la piattaforma Android di Google.
Discussione su questo articolo