Solo intorno alla mezzanotte fa i manifestanti della protesta No Tav hanno abbandonato l’Autostrada A32 Torino-Bardonecchia, occupata per oltre 8 ore da circa 200 persone. Sono stati portati cassonetti dei rifiuti per formare diverse barricate.
Durante la manifestazione ci sono stati forti scontri, fra i partecipanti del Movimento e le forze dell’ordine. Il bilancio, reso noto dalla Questura, è chiaro. Un totale di 14 feriti: si tratta di un militare della Guardia di Finanza, tre agenti della Polizia di Stato, un funzionario di Polizia e tre manifestanti, tutti soccorsi sul posto da personale sanitario della Polizia e dai sanitari del 118.
Due manifestanti sono stati trasportati in ambulanza negli ospedali di Susa (Torino) e al Cto del capoluogo piemontese. Uno dei due e’ stato ferito a un occhio e ha riportato un trauma cranico. Il secondo, invece, ha riportato un trauma a una caviglia ed e’ stato medicato all’ospedale di Susa (Torino) e poi dimesso.
I No Tav si sono già dati appuntamento per sabato in Val Clarea, per una polentata e per tornare nuovamente alle reti del cantiere. "Il nostro obiettivo – dicono i rappresentanti del Movimento – sono quelle reti che prima o poi andranno giu’".
FASSINO: VIOLENZA CONTRO LA VALLE La violenza messa in atto da "gruppi di estremisti" ha "sfregiato" la Valle di Susa: una violenza che "nulla ha a che fare con la valle e la sua gente". Sono parole del sindaco di Torino, Piero Fassino, che condanna duramente la violenza dei manifestanti in Val di Susa. Se non ci sono stati incidenti più gravi è grazie "al senso di responsabilita’ delle forze dell’ordine".
COTA: ORA BASTA! "E’ davvero arrivato il momento di farla finita con queste manifestazioni che raggiungono solo il risultato di attirare sempre più antipatia nei confronti dei No-Tav e di dare un ulteriore colpo alla già difficile situazione economica della Valle dove, da un lato, stanno piovendo tasse da tutte le parti a causa della manovra economica di questo Governo, e, dall’altro, non è ancora caduto un fiocco di neve penalizzando il turismo". Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, sottolinea: la Tav si farà e porterà "lavoro e sviluppo" per il territorio. "Protestare in questo modo ormai non ha più senso". I violenti spesso "vengono da fuori" per scaricare la loro rabbia, dimostrando che in realtà "non amano nè la Val di Susa nè la sua gente".
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