Ennesimo bagno di sangue in Nigeria, dove un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione ieri sera in una chiesa protestante nel centro del Paese, uccidendo almeno 19 persone. L’attacco, che finora non e’ stato rivendicato, segue quello dell’8 luglio scorso, da parte del gruppo integralista islamico Boko Haram, che aveva provocato la morte di 22 persone nello Stato di Plateau. Secondo la popolazione locale, anche quest’ultimo attentato porta la firma del gruppo, ma sui possibili autori della strage le autorita’ non si pronunciano. Certo e’ che dall’inizio dell’anno Boko Haram ha sferrato attentati in cui sono rimaste uccise 800 persone, delle quali oltre 150 cristiani. Occorre discutere "una strategia comune europea ed internazionale" per la protezione delle minoranze religiose in pericolo, come i cristiani della Nigeria, ha commentato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, parlando di "terribile piaga" e "strategia criminale e terroristica contro i cristiani" nel Paese africano.
"Esprimo ferma condanna per l’ultimo gravissimo attentato in Nigeria frutto dell’odio religioso contro i cristiani e ribadisco la mia solidarietà alle comunità cristiane nigeriane, che piangono ancora una volta molte vittime innocenti", ha detto il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi. La comunità internazionale deve "intervenire subito", ha commentato il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti. E secondo il sociologo torinese Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Liberta’ Religiosa promosso dal ministero degli Esteri italiano, questa strage rappresenta un "nuovo salto di qualita’ nel terrorismo anticristiano ispirato dal movimento ultra-fondamentalista islamico Boko Haram".
L’attacco e’ avvenuto alle 20.20 (ora locale) nella cittadina di Otite, vicino a Okene, nello Stato centrale di Kogi, contro la chiesa evangelica Deeper Life Bible Church, dove i fedeli si erano riuniti per la lettura della Bibbia che viene fatta il lunedí. Secondo la versione ufficiale, ‘un gruppo di persone armate non identificate ha fatto irruzione nella Deeper Life Church, a Otite, e ha aperto il fuoco’, come ha spiegato Simeon Ille, un portavoce della polizia di Kog. Il racconto di un testimone anonimo citato dall’agenzia Reuters parla invece di una decina di uomini armati che avrebbero bloccato gli ingressi della chiesa prima di cominciare a sparare sui fedeli. Nel complesso, secondo fonti dell’esercito, sono state uccise almeno 19 persone, incluso il parroco della chiesa.
Ille ha ricordato che solo il mese scorso le forze di sicurezza avevano sventato un attacco kamikaze contro un’altra chiesa di Okene, una citta’ a circa 225 km a sud della capitale Abuja. Il gruppo Boko Haram ha attaccato numerose chiese quest’anno in Nigeria, ma l’attentato di ieri e’ avvenuto in un’area piu’ a sud rispetto al raggio d’azione degli estremisti. Secondo alcuni osservatori, pero’, sempre piu’ spesso il gruppo colpisce su un’area piu’ vasta del Paese. Lo scorso aprile le forze di sicurezza avevano attaccato una presunta fabbrica di esplosivi nella zona di Okene uccidendo almeno nove sospetti membri di Boko Haram.
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