Dopo l’ultimo comunicato del Sen. Claudio Micheloni (Pd), in riferimento all’Imu degli italiani nel mondo, desidero dire la mia.
Prima di tutto la misura adottata a favore dei pensionati, contrariamente a quello che i nostri rappresentanti all’estero sostengono, non può essere letta come una misura adottata a favore di una fascia debole. Essa è invece una misura che risolve (se la Camera darà il via libera) in modo molto parziale, solo per i pensionati italiani residenti all’estero, l’esistente discriminazione tra gli italiani all’estero e gli italiani in Italia.
Il fatto che i pensionati italiani iscritti all’AIRE pagheranno Tari e Tasi ridotte, è semplicemente una corretta ed equa applicazione di un concetto di ripartizione degli oneri in base all’effettivo consumo o ai servizi erogati, che, non si sa per quale ragione, e’ stato ingiustamente applicato in modo parziale escludendo altri connazionali che usufruiscono degli stessi servizi nella stessa misura.
E’ assurdo che si voglia a priori subordinare o condizionare il risultato di un prossimo confronto parlamentare alla eventuale disponibilità di bilancio. E’ come dire agli italiani all’estero di perdere ogni speranza.
No, cari nostri rappresentanti, non siamo stati certamente noi a creare difficoltà di bilancio all’Italia. La nostra presenza sul territorio, i nostri immobili, dimostrano proprio il contrario. Noi non vogliamo sottrarci ai nostri doveri ed al pagamento del giusto. Noi non vogliamo essere discriminati e non vogliamo pagare oneri per servizi che non ci vengono erogati. Questi oneri non sono a carico dello Stato, ma dei cittadini e cioè di coloro che usufruiscono dei servizii. Non possiamo essere chiamati noi, che viviamo oltre confine, a pagare per loro.
Che si sforzino i nostri amministratori centrali o periferici di trovare le debite coperture!
Ci riconosciamo, in tutto e per tutto, nel provvedimento approvato dall’Aula di Palazzo Madama, che pretendiamo, per un senso di giustizia comune, venga esteso anche a tutti gli italiani iscritti all’AIRE, e non solo ai pensionati. E’ solo in questo senso che possiamo condividere l’azione dei nostri eletti all’estero!
Per quanto riguarda invece il marasma mediatico venutosi a creare a cui si fa riferimento, ci interessa poco e niente. A noi interessano solo i fatti e il rispetto dei tempi. E’ quasi ridicolo ricevere adesso e-mail, leggere comunicati a destra e sinistra, da presunti personaggi che ora si arrogano, dopo lunghi ed inoperosi silenzi o presunte sterili iniziative, il merito per il parziale risultato conseguito. Anche noi abbiamo elementi per poter opportunamente ed onestamente fare le nostre valutazioni. Continuiamo invece a lavorare, guardando soprattutto alla sostanza, perchè c’è ancora molto da fare.
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