Il New York Times si occupa della situazione politica italiana e fa le pulci a Giuseppe Conte, l’uomo indicato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio a Mattarella come prossimo premier, di fatto un signor Nessuno per la stragrande maggioranza degli italiani.
“I leader dei partiti populisti italiani – si legge sul Nyt – hanno compiuto ieri un passo importante in direzione della formazione di un governo anti-establishment, chiedendo al presidente di accettare come candidato premier un professore di diritto semisconosciuto”.
Non solo è “semiconosciuto”, ma non ha alcuna esperienza politica o di governo. E questo il giornale Usa ci tiene a evidenziarlo: “Non ha nessuna base politica o esperienza di governo, la principale qualifica di Conte potrebbe limitarsi ad essere la sua disponibilità a tradurre in pratica un’agenda di governo concordata dai leader dei partiti populisti”.
“Questa agenda, che chiede la revoca delle sanzioni contro la Russia, la rilettura delle regole finanziarie dell’Unione e un giro di vite sull’immigrazione, ha già causato agitazione sui mercati europei – conclude il quotidiano americano – e timori su una possibile erosione dell’Ue”.
Il New York Times è andato anche a spulciare il curriculum di Conte e in merito a quanto scritto dal giurista, ovvero di aver perfezionato i suoi studi alla New York University, il quotidiano degli Stati Uniti scrive: “Una persona con questo nome non risulta in alcuno dei nostri archivi, né come studente, né come membro di facoltà” ha detto una portavoce dell’Ateneo al quotidiano newyorkese. La stessa portavoce, però, non esclude che Conte abbia frequentato programmi di uno o due giorni che quindi non figurano negli archivi della New York University. “Nel suo curriculum Giuseppe Conte ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi – replica una nota del Movimento 5 Stelle -. Non ha mai citato corsi o master frequentati presso quella Università. Quindi la stampa internazionale e quella italiana si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato! Conte, come ogni studioso, ha soggiornato all’estero per studiare, arricchire le sue conoscenze, perfezionare il suo inglese giuridico. Per un professore del suo livello sarebbe stato strano il contrario. Lo ha fatto e lo ha giustamente scritto nel curriculum, ma paradossalmente questo ora non va bene e diventa addirittura una colpa. E’ l’ennesima conferma che hanno davvero tanta paura di questo governo del cambiamento”.