Mentre si parla solo del nuovo iPhone 6, un uomo di New York si sta riprendendo dalle ustioni di secondo e terzo grado dopo che il suo iPhone è esploso nella tasca dei pantaloni. Si è trattata di una brutta disavventura per Erik Johnson. Secondo quanto riferisce la stampa americana ha infatti provato sulla sua pelle gli effetti di un iPhone surriscaldato. Quella volta aveva però con sé anche il suo iPhone di quinta generazione. Il dispositivo era in tasca. “Mi sono chinato per prendere le chiavi e tutto quello che ho sentito è stato un forte calore e fumo che esce dal pantalone ed all’istante la mia gamba ha preso fuoco”.
L’uomo racconta che ha poi provato a prendere in mano il telefonino. “Ma si deve essere surriscaldato tanto da non permettermi di prenderlo dalla tasca anzi mi ha impedito anche di abbassarmi i pantaloni, che sono stato costretto a strappare”. Ad Erik Johnson non è rimasto altro da fare se non recarsi all’ospedale. Qui i medici lo hanno subito ricoverato dove è rimasto per 10 giorni in un reparto ustionati dell’ospedale prima di essere dimesso finalmente a casa martedì con ustioni di secondo e terzo grado sulla sua coscia.
Quanto accaduto è solo l’ultimo di una serie di casi in cui il protagonista è lo smartphone di Cupertino. L’anno scorso Jake Parker, 18enne inglese, si è addormentato con il suo iPhone 5 appoggiato al braccio. Il giorno dopo si è svegliato con una bruciatura la cui vescica, una volta scoppiata, ha lasciato al ragazzo un buco la cui profondità raggiungeva il muscolo. E’ invece a febbraio del 2014 una ragazzina americana di 14 anni è finita all’ospedale con ustioni di secondo grado a coscia e schiena. Le era improvvisamente scoppiato l’iPhone 5C che teneva, come sempre, nella tasca posteriore dei pantaloni.
Per quanto riguarda il caso di Erik Johnson la Apple non ha rilasciato commenti, riservandosi il diritto di formulare un’ipotesi appena avrà un quadro più completo sull’accaduto.
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