“New York dichiara guerra alla pizza tradizionale cucinata nel forno a legna. Secondo un nuovo provvedimento che il Department of Environmental Protection della città sta cercando di approvare, le pizzerie con un forno a legna installato prima del maggio 2016 devono ridurre le loro emissioni del 75%. Si stima che sarebbero circa un centinaio le pizzerie coinvolte, ma il danno comunque sarebbe enorme per ciascuna di loro”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente del MAIE Vincenzo Odoguardi.
“Siamo favorevoli alle politiche pro ambiente, ma non certo a scapito dei ristoratori e soprattutto della tradizione: la pizza cotta nel forno a legna è pura poesia, il suo sapore è particolare, qualcosa di unico. E’ identità e cultura italiana. Davvero c’è qualcuno che pensa che spegnere un centinaio di forni a legna possa fare la differenza a livello climatico?
Condividiamo i timori dei titolari delle pizzerie, nella stragrande maggioranza italiani o loro discendenti: se dovesse passare una norma del genere, sarebbero costretti a installare costosi impianti di filtraggio o cambiare radicalmente i propri forni. Non ci sembra la via corretta.
Non lasceremo soli i nostri connazionali nemmeno in questo caso: siamo già in contatto con alcuni di loro, ai quali abbiamo espresso sostegno, solidarietà e tutta la nostra disponibilità ad unirci alla battaglia se ce ne fosse bisogno. L’appello che rivolgiamo al sindaco di New York è quello di ripensarci, di trovare un modo per evitare che tradizione ed economia vengano uccise in nome di una irrealistica battaglia climatica”, conclude Odoguardi.