La docuserie “Il giovane Berlusconi”, per la regia di Simone Manetti, scritto da Matteo Billi e Piergiorgio Curzi e prodotto da B&B Film, sarà disponibile da giovedì 11 aprile in Italia su Netflix.
I tre episodi raccontano – con materiali d’archivio anche inedito – la storia dell’impresa culturale che ha portato alla costruzione della prima tv commerciale privata in Italia e in Europa, con le testimonianze dei più stretti collaboratori di Silvio Berlusconi – personaggi noti, ma anche tecnici, autori, pubblicitari, figure chiave che hanno contribuito al suo successo personale e a quello della sua televisione – e di coloro che lo hanno avversato e criticato.
La docuserie – prodotta da Raffaele Brunetti e Christian Beetz, scritta da Matteo Billi e Piergiorgio Curzi con produttori esecutivi Vania Del Borgo e Georg Tschurtschenthaler – arriva prima in Italia solo su Netflix, a seguire in molti altri paesi partendo da Francia, Germania e Austria dove verrà trasmesso da ZDF Arte e ORF.
Il racconto tratta del successo del futuro Cavaliere, dai suoi esordi come imprenditore dalla metà degli anni ’70 con la creazione di Milano 2 all’ideazione della tv concorrente ai canali di Stato, fino alle elezioni politiche del ’94.
Nella docuserie, si alternano le testimonianze di Giovanni Minoli, Pino Corrias, Iva Zanicchi, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Carlo Freccero, Adriano Galliani, Achille Occhetto, Stefania Craxi, Jack Lang, Gigi Moncalvo, Vittorio Dotti, Anne Sinclair, Carlo Momigliano e Fatma Ruffini.
Nel primo episodio “i protagonisti ricostruiscono da dietro le quinte gli esordi della televisione commerciale di Silvio Berlusconi, i colpi di genio e i colpi bassi, le visioni lungimiranti e le trame segrete che hanno contribuito a sbaragliare la concorrenza privata e il monopolio della Rai. Berlusconi diventa un volto noto in Italia”.
Nel secondo episodio “assistiamo al consolidamento di un impero mediatico che esporta la televisione commerciale in Europa. Un impero che crescerà a dismisura inglobando tutto quello che era possibile comprare sul mercato, anche una squadra di calcio. Berlusconi diventa famoso in tutto il mondo. Ma iniziano i primi problemi”.
Nel terzo episodio “viviamo dal quartier generale di Berlusconi l’inchiesta giudiziaria che fa saltare una generazione di politici italiani. Il gruppo Fininvest è fortemente indebitato. Tutte le tv messe in piedi all’estero vengono spente o vendute, tranne quella spagnola. In gran segreto e dividendo a metà il gruppo dirigente, prende corpo l’Operazione Botticelli, che porterà alla nascita di Forza Italia. Temendo di perdere tutto, Berlusconi annuncia sugli schermi delle sue tv il suo ingresso in politica”.