L’Università Europea di Fiesole ha avuto un’idea “brillante”: cambiare il nome alla festività del Natale per “non creare discriminazioni”. Questa proposta è stata poi ritirata, ma la questione resta aperta.
Siamo di fronte al solito relativismo, alla solita idea secondo la quale noi possiamo favorire l’integrazione di chi viene qui in Italia negando le nostre radici, la nostra cultura e la nostra storia.
In realtà, così facendo, distruggiamo quella che è la nostra identità.
La cosa brutta è il fatto che tutto ciò non parta dai migranti, ma da una parte della nostra stessa società. Per esempio, mi vengono in mente quelle mense scolastiche nelle quali non si serve la carne di maiale per “non offendere chi non può mangiare la carne di maiale per motivi religiosi”. Ora, ricordo che chi (come me) è cattolico, sa che il venerdì deve mangiare magro. Eppure, in molte mense scolastiche si serve la carne anche di venerdì. Dunque, una regola della religione cattolica, la religione maggioritaria nel nostro Paese, non viene rispettata, mentre si esige il rispetto di una regola di una religione minoritaria.
Non sarebbe più corretto fare mangiare qualcos’altro a chi per precetto religioso non può mangiare carne suina e permettere di mangiare quest’ultima agli altri? Non ci sarebbe nulla di discriminatorio in questo.
Inoltre, chi è cattolico potrebbe dire: “Visto che si vogliono rispettare tanto le religioni, per rispetto verso la nostra fede, non si servano carne e suoi derivati di venerdì”.
Natale si avvicina e si avvicinano anche le recite natalizie nelle scuole. Com’è già avvenuto in passato, ci saranno quegli insegnanti che non vorranno organizzare delle recite “troppo caratterizzate” o che non vorranno fare allestire i presepi nelle scuole, sempre per “non offendere chi non è cristiano”. Anziché dire: “Buon Natale”, diranno: “Buona festa d’inverno”. Che male c’è nel festeggiare il Natale?
A prescindere dal fatto che si sia cristiani o meno, il Natale non offende nessuno. Celebra la nascita di un bambino. Cosa c’è di male nella nascita di un bambino, simbolo di innocenza?
Di questo passo si continuerà a chiedere di non fare leggere più opere letterarie, come la Divina Commedia di Dante Alighieri, perché sono ritenute “omofobe”, “razziste” ecc. Si chiederà la rimozione delle statue di personaggi come Cristoforo Colombo.
Vi è la volontà di cancellare la nostra cultura perché per certe persone l’Occidente deve sentirsi in colpa di ogni cosa verso gli altri, come se i mali del mondo fossero da imputare tutti a lui.
Mentre noi cancelliamo il Natale ed altri pezzi della nostra cultura, in molte città europee ci sono quartieri completamente islamizzati, con donne velate e bimbi che vanno nelle scuole coraniche e nei quali le moschee hanno sostituito le chiese ed i tribunali.