In un suo recente comunicato la Senatrice Francesca La Marca, eletta col Partito Democratico nella ripartizione estera Nord e Centro America, inanella una falsità dopo l’altra.
Se la prende con il collega Senatore Mario Borghese e quindi con il MAIE, colpevole a suo dire di non avere voluto apporre la propria firma sotto il documento che lei ha deciso di presentare affinché il suo DDL sul Riacquisto della cittadinanza venga calendarizzato quanto prima. Ma è giusto ricordare che una proposta simile, targata MAIE, è stata depositata alla Camera dei Deputati già tempo fa, precisamente il giorno 20 settembre 2023 (atto consultabile direttamente qui, dal sito istituzionale della Camera dei Deputati).
La Marca sostiene pure che il Movimento Associativo Italiani all’Estero non abbia a cuore tale tema, ma solo quello del mantenimento dello ius sanguinis così come lo conosciamo oggi.
Quante parole al vento. Quanta confusione. Quanta paura per le future elezioni. E’ evidente che la presenza e la crescita del Movimento in Nord e Centro America la sta facendo innervosire di brutto.
Chi ci conosce sa che non ci piace fare polemica. Preferiamo spendere le nostre energie, tutti i giorni lavorando per gli italiani nel mondo. Ma le affermazioni della Senatrice sono talmente campate per aria e i suoi giudizi così ridicoli che abbiamo deciso di dire la nostra.
Potremmo rispondere nel merito, dicendo che da sempre il MAIE si batte per la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza, così come lo fa per difendere lo ius sanguinis: chi ha sangue italiano è italiano. Ma ci porremo semplicemente alcuni interrogativi, ai quali se vorrà Francesca La Marca potrà rispondere.
Del tipo: perché la senatrice Pd non ha pensato di portare a casa l’obiettivo sul Riacquisto della cittadinanza quando il suo partito era al governo? Cos’ha fatto in tanti anni di Parlamento, oltre a scattarsi foto in abito da sera mentre partecipa a gala, cocktail ed incontri pressoché mondani di ogni tipo? Quale legge è riuscita a fare approvare e quali risultati concreti ha raggiunto per gli italiani all’estero durante la sua esperienza parlamentare? In oltre dieci anni di Parlamento, tra Camera e Senato, i risultati concreti di La Marca sono zero. Niente di niente.
Un’ultima domanda, per ora: si è pentita di aver votato a favore della manovra con cui un governo a guida Pd ha chiuso nel 2014 oltre 70 sedi diplomatiche tra Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura?
In conclusione, un invito: Senatrice, se non è in grado di raggiungere gli obiettivi parlamentari che si è prefissata, non vada a piangere come una scolaretta sulle agenzie di stampa accusando gli altri di ostacolare il suo lavoro, perché non ci fa una bella figura, anzi rende ancora più evidente la sua incapacità di raggiungere risultati concreti a favore degli italiani all’estero. Piuttosto. continui pure a partecipare a cene di gala, a farsi selfie con questo e con quello, a vendere fumo. È qualcosa che le riesce molto meglio, si fidi.
*Vicepresidente MAIE