La Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si e’ riunita a Francoforte dal 2 al 4 Dicembre 2016. Ne da’ notizia in un comunicato il Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie).
All’incontro hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Germania, Pietro Benassi, il Consigliere di Ambasciata Massimo Darchini, i presidenti dell’InterComites di Germania, Svizzera, Francia e Gran Bretagna, il presidente del Comites di Francoforte, l’On. Laura Garavini, e, per il Comune di Francoforte, l’assessore Carmela Castagna ed il consigliere Luigi Brillante, il nuovo dirigente scolastico del Consolato di Francoforte Alessandro Bonesini ed in rappresentanza del Consolato di Francoforte Laura Bartolini.
La Commissione ha evidenziato “le informazioni molto positive che provengono da tutta Europa” sui dati relativi al referendum all’estero e, “nonostante alcuni articoli di stampa critici”, i partecipanti hanno rivelato che “non sono state riscontrate anomalie o disservizi da parte delle istituzioni preposte”.
Altro punto all’ordine del giorno, la questione dell’insegnamento dell’italiano all’estero: “dopo un resoconto degli Stati Generali della Lingua Italiana nel mondo, a Firenze lo scorso Ottobre, si richiama con fermezza il governo ad una pianificazione pluriennale dei finanziamenti, per permettere ai territori una programmazione rispettosa del corpo docente e delle decine di migliaia di alunni”.
Sul tema dell’emigrazione invece il Consiglio ha sottolineato “l’esigenza di una riforma dell’Aire che tenga conto delle nuove mobilita’, la necessita’ di acquisire elementi scientifici sul fenomeno, nonche’ la volonta’, particolarmente sentita dalla Commissione, di lavorare alla realizzazione di una nuova Conferenza mondiale dei giovani italiani nel mondo”.
Non meno urgente “l’armonizzazione nei territori di insediamento delle pratiche amministrative offerte dai Consolati italiani“, che la Cgie suggerisce di sollecitare “al rispetto e all’applicazione delle leggi italiane vigenti. Si e’ richiamata – si legge ancora – l’attenzione ad una maggiore collaborazione territoriale tra la rappresentanza elettiva ed organizzata degli italiani all’estero e l’amministrazione pubblica, affinche’ i cittadini italiani possano usufruire ovunque essi risiedano degli stessi diritti e degli stessi servizi consolari”.
La Commissione ha concluso interrogandosi sul “problema dell’avanzare dei populismi“, “ricordando come la nostra esperienza migratoria passata e presente non sia dissimile da quella di chi si presenta alle coste italiane in barconi della speranza”.
Discussione su questo articolo