“In venti anni il Sud ha perso un milione di laureati” secondo dati Svimez.
“La fuga dei giovani, unita alla chiusura delle aziende manifatturiere, hanno contribuito alla desertificazione di un pezzo del meridione”, “alle prese con l’inquinamento ambientale in assenza di bonifiche” scrive QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza, dando conto di una recente inchiesta del programma Presadiretta su Rai Tre che ha messo in luce la mancanza di opportunità lavorative e le sue gravi ripercussioni sul tessuto sociale del Sud.
“Gli atenei del Sud sono alle prese con una crisi senza precedenti: negli ultimi vent’anni, il numero di iscrizioni è crollato in modo drammatico, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte università.
Questa situazione, unita alla chiusura di numerose aziende manifatturiere, con aree industriali ormai dismesse, rischia di impoverire ulteriormente il Sud, privandolo di un tessuto economico e sociale sempre più fragile” si legge.
Le mete preferite dai giovani che emigrano sono la Germania, seguita da Svizzera (13,6%) e Regno Unito.