Ci siamo, il Natale è ormai alle porte e da qualche giorno è iniziata la tradizionale corsa allo shopping. Secondo Coldiretti il 64% degli italiani effettuerà l’acquisto dei regali entro la metà di dicembre con una spesa media complessiva di 528 euro per famiglia, in aumento rispetto allo scorso anno del 4,4%. In crescita anche il budget che gli italiani destineranno al settore alimentare e ai divertimenti, resta stabile quello per i regali.
Ma questo Natale sarà davvero meno austero rispetto al passato come suggeriscono le prime analisi economiche? Seguire le luci sfavillanti, gli addobbi e le suggestioni delle atmosfere natalizie può spesso ingannare e distrarre l’attenzione dai reali problemi. Secondo un’indagine condotta in questi giorni dall’Osservatorio Prodeitalia tra le famiglie assistite, quest’anno circa il 10,5% chiederà un prestito o ricorrerà ad una finanziaria per far fronte alle spese di fine anno. In particolare, per coprire i costi del cenone di Capodanno, ben il 7% degli intervistati, mentre il 5,4% per concedersi una vacanza con una durata media di 4 giorni. Lo scorso anno gli italiani si indebitavano per mettere sotto l’albero regali costosi, quest’anno invece la tendenza è verso il regalo utile, soprattutto in famiglia e tra amici.
“Qualcuno ha letto i dati sull’aumento del budget per le spese natalizie e il ricorso ai prestiti, come un segnale di ripresa e della ritrovata fiducia ma non siamo sicuri che sia davvero così – dichiara l’Avvocato Francesca Scoppetta, uno degli ideatori del Progetto Prodeitalia – Sono tante le famiglie italiane con cui siamo in contatto che ci spiegano la loro difficoltà di questo periodo dell’anno e la volontà di ricorrere a prestiti per non rinunciare a festeggiare, un sacrificio che si fa soprattutto per i più piccoli. Per regalare l’atmosfera del Natale e farli felici anche con un dono. Circa la metà degli intervistati, infatti, comprerà regali quasi esclusivamente per i suoi figli. L’importo richiesto dalle famiglie si aggira tra i 1000 e i 2000 euro e l’identikit di chi lo richiede ha tra i 40 ei 55 anni. A muovere gli italiani verso la richiesta di un prestito è più la paura di non riuscire a mantenere il proprio stato sociale che una rinnovata fiducia nel futuro”.
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