Natale di sangue per gli ortodossi in Israele. Il capo della Chiesa di Jaffa, l’arabo-israelieno Gabriel Cadis, e’ stato ucciso venerdi’ nella sera di vigilia dell’importante festivita’. La polizia, che ha creato una speciale unita’ investigativa per questo caso, ha gia’ arrestato sei persone. Cadis, un avvocato rieletto a dicembre per la terza volta alla guida dei greco-ortodossi della citta’, e’ stato ucciso con una coltellata alle spalle davanti alla chiesa di san Giorgio da un uomo vestito da Babbo Natale. In mattinata il religioso aveva partecipato alle preghiere di una comunita’ musulmana in segno di solidarieta’ dopo che la polizia aveva confiscato gli altoparlanti della moschea in seguito a denunce di vicini. La polizia israeliana non ha voluto chiarire se gli arrestati siano cristiani o musulmani, ma ha assicurato che l’evento non ha alcun collegamento con il conflitto arabo-israeliano.
"Seguiamo ogni indizio, comprese le voci di tensioni all’interno della comunita’ greco-ortodossa a Jaffa, seguita alla recente rielezione della vittima", ha spiegato una portavoce. Secondo la stampa israeliana, la rielezione lo scorso mese per un terzo mandato di Cadif alla guida dell’Associazione della Chiesa Ortodossa-cristiana aveva scatenato profonde tensioni con alcuni dei suoi rivali. Gli abitanti di Jaffa hanno definito l’assassinio di Cadis un "terremoto".
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