Banche solide, anche piu’ di tanti Paesi ‘importanti e virtuosi’, ‘fondamentali macroeconomici’ a posto ed una fiducia nei confronti dell’Italia che indubbiamente sta crescendo, grazie e soprattutto alla ‘personalita’ di Mario Monti’. Quindi ‘non e’ assolutamente spiegabile’ un differenziale tra Bpt e Bund tedeschi che galleggia ancora sopra i 400 punti. ‘Non opero sui mercati e non posso spiegarne i comportamenti’, premette il capo dello Stato ai giornalisti raccolti a Merano dove oggi ha incontrato il suo omologo austriaco Heinz Fischer per celebrare ‘il modello’ di autonomia altoatesino. Un esempio di dialogo, avviato con l’Austria addirittura da De Gasperi nel 1946, che pur vive oggi un momento di freddezza a causa dei tagli che il Governo vuole infliggere alla ricca provincia autonoma.
Ma non e’ solo di bilinguismo ed autonomie che Giorgio Napolitano vuole parlare. ‘Lo spread e’ troppo alto?’, gli chiedono i giornalisti. ‘Si’, risponde il presidente. C’e’ una forbice ‘inspiegabile’ almeno ‘sulla base dei dati fondamentali dell’economia’. Almeno 200 punti di troppo, come ha spiegato bene la Banca d’Italia. Un gravoso ‘sovrappiù’ che ‘rappresenta un problema per l’Italia’ ma anche, precisa Napolitano, un freno ‘al buon funzionamento della zona dell’Euro’ e quindi ai margini di manovra del Governatore italiano della Bce. Mercati nervosi, ‘frantumati e influenzati da paure irrazionali’ che mettono in tilt la politica monetaria europea. Per questo bene fa Mario Draghi – lascia capire Napolitano senza dirlo – ad ‘orientarsi verso provvedimenti’ che combattano la speculazione, anche comprando titoli dei Paesi in difficolta’. Napolitano ne ha parlato con il presidente austriaco che cosi’ – alla vigilia del board della Bce – conferma l’approccio comune al problema: "comprendo la volontà di Draghi di voler dare aria da respirare all’economia e contrastare anche in questo modo la crescita dell’inflazione", ha spiegato Fischer con accanto Napolitano.
In sintonia con il premier, in un gioco di squadra ormai collaudato tra Quirinale e palazzo Chigi, Napolitano ha rafforzato la linea dell’ottimismo inaugurata dal presidente del Consiglio (‘l’Italia presto fuori dalla crisi’, ha detto oggi): ‘non c’e’ dubbio che, secondo tutti gli indicatori, c’e’ stata una forte ripresa di fiducia’. Certo, questo sta succedendo anche per ‘merito della personalita’ di Mario Monti’, non manca di sottolineare Napolitano. ‘C’e’ fiducia nella sostenibilita’ finanziaria dell’Italia, nella solidita’ di base del Paese ed anche del sistema bancario’ che e’ piu’ in salute ‘anche di tanti Paesi importanti e virtuosi’. Nessun nome, ovviamente. Ma il pensiero della platea e’ andato a quei Paesi del nord Europa che da troppi mesi osservano da lontano gli attacchi speculativi alla parte piu’ debole della zona Euro mostrando poca solidarieta’ comunitaria. Non a caso da Merano, a pochi chilometri dal confine con l’Austria (un altro dei Paesi cosiddetti virtuosi), il presidente conferma la sua devozione all’Europa con un invito ai partiti politici: "E’ essenziale non smarriscano mai la consapevolezza delle straordinarie conquiste di civiltà portate dall’Unione europea’.
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