Alla presentazione del film “L’industriale” di Giuliano Motaldo, ieri sera, fuori concorso al Festival del cinema di Roma, è arrivato, a sorpresa, anche Giorgio Napolitano (con la moglie Clio), grande appassionato di cinema ed amico da sempre del regista di “Tiro al Piccione”, “Tempo di morire” e “Agnese va a morire”, oltre che del “Marco Polo” televisivo. Quindi a Roma, mentre Galan fa l’assente (e riduce i finanziamenti), arriva, fra gli applausi di addetti e spettatori, il Presidente della Repubblica, a ribadire l’attenzione dello Stato per un settore in forte crisi ed in cerca di riscatto.
L’ultimo film di Montaldo racconta di una fabbrica sull’orlo della chiusura, senza soldi per pagare gli stipendi e al cui titolare non va giù che 70 famiglie, che conosce una ad una, siano affamate; a Napolitano e alla stampa è molto piaciuto, per la storia, per la fotografia di Arnaldo Catinari con un colore che tende al grigio per aumentare la drammaticità degli eventi e per l’ottima l’interpretazione di Pierfrancesco Favino che, con la sua sensuale fisicità e la sua forza espressiva, dà un grosso spessore al personaggio.
Perfetta nel ruolo anche Carolina Crescentini con quei suoi occhi liquidi dallo sguardo languido. Il film, prodotto dalla Bibi di Angelo Barbagallo con Rai Cinema, sarà in sala distribuito da 01 nei primi mesi del 2012 e ci racconterà l’Italia della crisi di oggi, metafora di un fallimento individuale e collettivo. Come ha notato sul Corrierre Valerio Cappelli, se l’anno scorso al Festival del cinema di Roma c’ eran temi nobilissimi (il genocidio dei curdi, l’arretratezza dell’India, le malefatte del governo inglese), ma non grandi film; quest’anno nessuno parla di fili rossi, a parte quello sulla crisi economica affrontato in tre film (Too big to Fail di Curtis Hanson con William Hurt, sul fallimento della Lehman Brothers nel 2008); A Better Life di Kahn e, appunto, L’industriale di Montaldo), ma di bei film ce ne sono davvero tanti.
I film italiani in gara inseriti nel programma ufficiale sono quattro: ‘Il cuore grande delle ragazze‘ di Pupi Avati(che ieri ha avuto un malore ed è ricoverato presso il policlinico della capitale), ‘La Kryptonite nella borsa’ di Ivan Cotroneo, ‘Il mio domani di Marina Spada’ e ‘Il paese delle spose infelici’ di Pizzo Mezzapesa. (CDS)
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