La disoccupazione giovanile e’ una ‘piaga’ e combatterla non solo e’ una ‘priorita”, e’ un obiettivo ‘tassativo’. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pesa esattamente le espressioni che utilizza nel messaggio che invia al vertice italo-tedesco di Napoli sull’occupazione giovanile dove, come gia’ si immagina dalla vigilia, il clima sara’ nervoso e foriero di contestazioni. Perche’ sara’, come dice il premier, che la riforma del mercato del lavoro e’ stata varata proprio per superare quella ‘marginalizzazione’ dei giovani dal mercato del lavoro. E sara’ anche vero, come dice il Ministro del Lavoro, che la lotta contro la disoccupazione giovanile e’ uno degli obiettivi primari della riforma del lavoro varata dal governo.
Ma la verita’ e’ che nel momento piu’ acuto della crisi e con la legge di stabilita’ che misura quanto la coperta sia corta per reperire quelle risorse necessarie ad alleviare le conseguenze della perdita del lavoro, risulta sempre piu’ arduo convincere gli italiani che il diritto ad avere un’occupazione non e’ solo un privilegio per pochi e un miraggio per i piu’ giovani.
‘Non posso che sottolineare la tassativa priorita’ delle politiche volte a combattere la piaga della disoccupazione giovanile, che mina alle basi la speranza e l’obiettivo di costruire una societa’ piu’ giusta e inclusiva’ e’ infatti il monito che lancia Napolitano ricordando che ‘il perseguimento degli impegni di rigore e risanamento finanziario non e’ in contraddizione, come mostrano proprio diverse esperienze di Paesi europei, con gli indispensabili investimenti miranti a sostenere formazione, innovazione e ricerca’. E questo e’ quello che prova a spiegare il governo. ‘Tutta la riforma del mercato del lavoro, da poco adottata dal Parlamento italiano, ambisce a creare un contesto piu’ inclusivo e dinamico, atto a superare le segmentazioni che tendono a escludere o marginalizzare i giovani” spiega Monti ed anche il ministro del Lavoro, appena contestata a Napoli, si rivolge ai giovani contestatori per spiegare di aver ‘scelto Napoli per dare un segnale, un messaggio positivo a una citta’ dove il problema del giovani e’ molto forte’. Sapendo, prova a difendersi Fornero, che ‘il problema della creazione di opportunita’ di lavoro per i giovani non e’ un problema circoscritto all’Italia, essendo ampiamente dibattuto nelle sedi internazionali’. La riforma del mercato del lavoro fatta in Italia, tuttavia, ha ‘tra i suoi obiettivi primari il contrasto alla disoccupazione dei giovani’ e, allo stesso tempo, ‘l’instaurazione di rapporti di lavoro piu’ stabili’. In questo contesto uno strumento come quello dell’apprendistato e’ quello che rispecchia lo spirito della riforma, dovendo rappresentare ‘da un lato, la tipica modalita’ di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, dall’altro, uno strumento per lo sviluppo professionale dei lavoratori’. Cosi’ come l’accordo sulla produttivita’ che il Ministro sollecita ancora una volta come volano per riavviare il Paese verso la crescita, senza la quale nuovi posti di lavoro di certo non si produrranno.
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