So benissimo che ci sono milioni di musulmani che non condividono e privatamente condannano i pazzi scatenati terroristi che stanno insanguinando l’Europa, ma proprio per questo si impone almeno una loro pubblica, chiara, inequivocabile presa di posizione – così come di tutte le comunità musulmane d’Europa e dei loro dirigenti – perché si schierino apertamente contro questi folli e, dove loro possibile, li denuncino alle autorità.
Silenzi, reticenze, coperture, più o meno parziali giustificazioni non sono più tollerabili, perchè chi tollera e tace di fatto diviene complice, volente o nolente.
Che i media europei diano spazio a chi si dissocia, ma chi non lo fa sia guardato come un potenziale complice degli assassini perché con il suo silenzio lo diventa.
Attendiamo, per cominciare, le prese di posizioni ufficiali e senza reticenze dei “musulmani moderati” italiani, quelli pronti a denunciare chi parla male di loro: dimostrino di essere corretti cittadini e di non leggere nè tollerare mai la propria religione con una logica di violenza.
Per essere parte attiva di una società e di un consesso nazionale bisogna accettarne le regole, la prima delle quali è che la violenza e l’odio razziale o religioso non devono avere spazio da parte di nessuno. Evitiamo quindi di creare pericolose zone d’ombra proprio per non contribuire di fatto a costruire muri e – purtroppo – altro razzismo.
Ma questa richiesta per una presa di posizione inequivocabile deve venire anche dai vertici della UE, degli Stati, dei Governi, anche loro spesso troppo tiepidi da prendere posizioni più drastiche verso chi in qualsiasi modo giustifica il terrorismo.
*già deputato PdL, ex sindaco di Verbania
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