La serie TV “M, il figlio del secolo”, trasposizione del romanzo di Antonio Scurati, fa discutere. La serie è ambientata nel periodo in cui il fascismo salì al potere e il protagonista (ovviamente) è Benito Mussolini, impersonato da Luca Marinelli. L’attore fa parlare di sé perché ha espresso un disappunto per avere impersonato il Duce.
Ora, pongo questa domanda: Marinelli è stato obbligato a impersonare Mussolini? Un attore è un professionista e deve recitare una parte per mestiere.
Marinelli ha scelto di impersonare Mussolini per contratto e con lauto guadagno. Adesso, piagnucola perché ha impersonato il Duce. Ma nessuno lo ha obbligato a recitare quella parte.
A me sembra che questo piagnisteo sia un espediente per farsi pubblicità.
Gli attori fanno un solo mestiere: recitare. Possono scegliere o meno di recitare una parte.
Il fascismo deve essere storicizzato. Che piaccia o meno fa parte della nostra storia, con buona pace della “gauche champagne et caviar”, la quale non sa nulla dei poveri.