Tempo fa documentai una disavventura “culturale”: eravamo una sessantina – quasi tutti “over” – provenienti anche da altre città d’Italia, organizzati da parecchi mesi per una visita al Palazzo Barberini per domenica 10 giugno. Nonostante l’accordo confermato con le guide e con il museo, quando arrivammo trovammo aperte solo 6 stanze su 34 per questioni sindacali sul lavoro domenicale…
Oggi Ignazio Marino, pretendente sindaco, riconosce che i 21 musei risentono di “scarsa visibilità e dell’affollamento dell’offerta…”. Cosa propone allora? “L’accesso gratuito per i residenti, studenti, Erasmus (quindi anche stranieri) e ripensare ad una politica dei prezzi con aperture straordinarie gratuite!”. Che gliela vada a fare al personale del Palazzo Barberini questa proposta. Così si avranno i soldi per gestire tutti i musei, salvaguardare il decadimento!
All’estero, si paga sonoramente ogni entrata in una qualsiasi cappella, chiesetta, museo, resto romano, rudere, castelletto… Tutta l’Italia potrebbe vivere di turismo organizzato bene! Basta con la puerile, demagogica, stupida politica di dire: gratis! Chi paga poi i guardiani al Barberini, chi restaura, chi pulisce, chi controlla, chi organizza, chi? Devono pagare tutti, invece: magari un euro, ma anche lo studente deve moralmente imparare a pagare per usufruire di un bene sociale. L’over 65, poi un euro lo può togliere dalla pensione! Il Comune (o Stato) deve incentivare il lavoro museale a tutti i livelli: bisogna inventare e saper proporre, presentare e vendere un’idea, escogitando sistemi organizzativi che non creino affollamento, ma fluidifichino facilmente gli accessi, interessando chiunque… E’ la disorganizzazione fatta a principio guida, che il prossimo Sindaco deve debellare, non sparare: gratis!
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