Giorgio Mulè (Forza Italia) è intervenuto a Radio Cusano Campus per parlare di centrodestra: “I fatti dicono che c’è un accordo che impegna Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia nel presentare una coalizione non in piccoli comuni o in una dimensione localistica, ma in una dimensione nazionale, perché quando si mettono insieme regioni come Sardegna, Emilia Romagna, Basilicata, Abruzzo, Piemonte, si mette insieme qualche milione di persone e significa che ti candidi ad essere ancora una volta guida del Paese. E se già amministri insieme il Veneto, la Lombardia, la Liguria, il Friuli, il Molise e la Sicilia significa che è un’alleanza che si ripropone come guida nazionale. Dopodichè l’impegno che ha la Lega coi 5 Stelle capisco che li porti a comportarsi e a dire certe cose. Ma i fatti dicono che la Lega non va né da sola né coi 5 Stelle, c’è una coalizione di centrodestra che nella sua pluralità riconosce l’unicità di uno schieramento che solo se unito può vincere”.
Sull’accordo Lega-Forza Italia per Foa presidente Rai e le polemiche sollevate dal Pd: “Fa molto sorridere che questo appunto arrivi dal Pd che ha fatto il patto del Nazareno con Forza Italia e non mi sembrava che ci fossero vesti stracciate. Come è giusto che fosse, Forza Italia si è incontrata con la Lega che oggi è al governo per condividere nel merito e nel metodo un candidato alla presidenza. Non era successo prima dell’estate, da qui l’atteggiamento di chiusura di Forza Italia. Il percorso è cambiato, il metodo è cambiato, nel merito valuteremo Foa durante l’audizione di mercoledì. PD dice che ci sarà una contropartita? Bisognerà soltanto attendere per vedere che non c’è nessuna contropartita. L’accusa arriva da chi ha militarizzato la Rai, soffocando tutte le voci dissenzienti sotto l’era di Renzi, basti ricordare Giannini, Giletti e Floris. Questa è la peggiore voce che si potesse levare. Per una volta hanno sprecato fiato, sarebbe stato meglio avere un po’ di memoria prima di lanciare queste accuse”.
Sulla polemica legata all’audio di Casalino: “La trovo ridicola da una parte e ipocrita dall’altra. Ridicola perché Casalino ha espresso la posizione dei 5 Stelle e ha fatto il suo lavoro di portavoce e quindi ho trovato ridicolo che qualcuno abbia fatto riferimento alla violazione di principi costituzionali. Del resto Casalino non ha affidato le sue parole a dei pescivendoli, ma a dei giornalisti che riportano quello che sanno. Però serve, perché quando il presidente Conte individua una violazione dei principi costituzionali dalla diffusione di un whatsapp audio destinato ai giornalisti, quasi meriterebbe la tessera onoraria di Forza Italia per un autentico spirito garantista. Quindi aspettiamo che in Parlamento voti contro la riforma della giustizia di Bonafede. I 5 Stelle – conclude Mulè – si fanno vanto di avere uno dei principali collaboratori del ministro Toninelli, il Prof. Intrieri, che è condannato in via definitiva e non solo non lo mandano via ma se lo tengono stretto. E’ la solita doppia morale, da una parte si invoca l’etica, dall’altra si calpesta nel nome della peggiore ipocrisia”.