Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, parlando a Radio Cusano Campus ha commentato i risultati delle regionali di Abruzzo. Secondo il M5S il voto in Abruzzo ha una valenza solo locale. “Sull’aritmetica e sui numeri i 5 Stelle devono fare dei corsi serali, basti guardare i disastri che hanno fatto sulla crescita – ha affermato Mulè -. Tanti voti locali faranno un voto nazionale. Se perdi in Molise, Trentino, Friuli, adesso l’Abruzzo significa che un problema c’è, è evidente, poi uno può non guardarli come fa il M5S. Bisogna sapere perdere, ma loro preferiscono mettere la testa sotto la sabbia”.
Salvini non ha nostalgia del centrodestra. “Dato che si parla di Sanremo, c’era una canzone che faceva: ‘Nostalgia canaglia’. Io ho un ‘Pensiero stupendo’: il centrodestra al governo. Non rimpiangerò mai quello che sto vedendo di questo governo, è un incubo. Siamo diventati la barzelletta, a causa di un governo fatto nella migliore delle ipotesi da incompetenti. Non penso che Salvini non abbia nostalgia, penso stia proseguendo un disegno politico che lo porta ad essere egemone nel centrodestra. Ma deve fare i conti con Forza Italia, che non solo non è morta ma è stra-viva. C’è bisogno di una componente moderata nel centrodestra. Salvini sta al governo con i ragazzi della Via Pal, con quelli che scimmiottano Paperon de paperoni col reddito di cittadinanza, ti credo che hanno la strada spianata, quando la gente tocca con mano l’incapacità e l’inconsistenza scappa via”.
Su Forza Italia. “Il risultato dell’Abruzzo è molto soddisfacente. Quel 9% è un dato ‘falsato’ perché vanno aggiunti i voti della DC e di un’altra lista civica. In un momento in cui ci cantano il Requiem, noi cantiamo il Gloria e siamo più vivi che mai. Se Berlusconi si rimette a scarpinare per l’Abruzzo e, non avendo neanche lontanamente la visibilità mediatica di Salvini e Di Maio, riesce a tenere alta la bandiera di Forza Italia, è la conferma che la leadership di Forza Italia c’è e deve rimanere quella”.
Sulle liste civiche. “I 5 Stelle fino a ieri dicevano: noi perdiamo perché orgogliosamente andiamo soli e non facciamo accozzaglie. Salvo poi fare un governo con pezzi di accozzaglia, ma questa è la loro ipocrisia. Oggi Di Maio dice: ci appoggiamo alle liste civiche. Se le liste civiche sono la Suburra dei mali della corruzione di questo Paese, come mai il M5S riconosce nel civismo un valore aggiunto? Perché è un valore aggiunto. Il civismo di oggi si ritrova su valori molto spesso locali e regionali che fa essere queste liste molto diverse rispetto al passato”.