Giorgio Mulè, deputato e portavoce di Forza Italia, è intervenuto su Radio Cusano Campus. Nuovo bipolarismo? “Noi ci crediamo da 25 anni nel bipolarismo, fu Berlusconi ad avviare la seconda Repubblica proprio sui patti di coalizione – ha affermato Mulè -. Poi sono arrivati i 5 Stelle che si sono presentati come i campioni dell’antipolitica, dicevano: noi siamo soli, non faremo mai alleanze e inciuci. E’ finita che i 5 Stelle, cavalcando l’antipolitica e l’incapacità dei partiti tradizionali a dare voce al populismo, sono planati sul pianeta terra e si sono rivelati più inciucisti e trasformisti di tutti. Conte è andato a dormire con la camicia nera e si è svegliato con la camicia rossa. Non solo non sei credibile, ma sei ridicolo, se a cena mangi vegetariano e poi ti svegli carnivoro. La gente lo capisce. Quei 25 punti del programma sono un libro delle favole, c’hanno messo dentro di tutto. Chi è che può essere contro l’abbassamento delle tasse e la tutela dell’ambiente? E con chi la fai l’alleanza? Con la forza che fino al giorno prima hai dipinto antropologicamente diversa. Dicevano: il partito di Bibbiano e poi a quella forza politica danno il ministero della famiglia. Conte dice che bisogna abbassare i toni, parlare pulito. Ma ve lo ricordate Di Maio che diceva: il partito di Bibbiano e dava dei mafiosi agli avversari politici? E questi ci vengono a fare la morale a noi. Questo governo è il più a sinistra della storia della Repubblica. E’ ovvio che bisogna tornare al bipolarismo e spero che la Lega abbia capito la lezione”.
Riguardo le parole di Salvini sul centrodestra (‘Non possiamo essere quelli del ’94). “Non dobbiamo introdurre l’opportunismo in una coalizione che governa dal trentino alla Sicilia. Berlusconi ha lanciato l’idea di istituire il tavolo comune dell’opposizione del centrodestra con Lega e FDI. Questo significa che adesso i capigruppo si siedono e danno vita a un’opposizione armoniosa, che sia efficace e mandi a casa il prima possibile questo governo. Il centrodestra deve fare, non parlare. In piazza ci si va quando c’è un attentato alla democrazia. Quella di lunedì è una bella piazza, ma il popolo in piazza lo chiami solo quando hai esaurito tutte le armi in parlamento. Se tu come primo atto chiami la piazza manifesti debolezza. Che ci stiamo a fare in Parlamento? E’ inutile in questo momento scatenare la piazza. Proviamo a far cadere il governo in Parlamento. Se non ci riusciamo o se questi non ci faranno fare il lavoro che dobbiamo fare, allora sarò il primo a chiamare la piazza. Alla fine il popolo che chiami in piazza ti dirà: ma tu che stai facendo per far cadere questo governo? Questa non può essere una politica virtuosa del centrodestra”.
Dopo il 4 marzo c’era la possibilità di creare una maggioranza di centrodestra. “I responsabili per fare questa maggioranza c’erano, li avevamo già trovati. ma Mattarella ha ritenuto che non fosse adeguato la formazione di una maggioranza guidata da Salvini e formata da transfughi di altri partiti. All’interno dei 5 Stelle ho contezza di numerose persone che non solo erano pronte, ma auspicavano anche di staccarsi da una politica che non gli piaceva”.