Beppe Grillo, come al solito, ne ha per tutti. Sul suo blog se la prende con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, con il Popolo della Libertà e con il Partito Democratico, che i 5Stelle chiamano ormai da tempo “pdmenoelle”.
"Povero Paese”, scrive Grillo nel suo intervento, quello in cui “un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Angelino Alfano (ex ministro della Giustizia) al Quirinale il giorno dopo". Per Grillo l’Italia è “ostaggio degli interessi di tanti, di troppi, ma non del popolo italiano. Ora siamo a una svolta. Gli italiani lo hanno capito".
Per il leader del Movimento 5 Stelle è paradossale che in queste settimane la discussione politica sia centrata solo sulle alleanze invece che sui problemi dell’Italia. E dopo aver criticato il Quirinale, se la prende con i partiti: "Povera Italia dove da vent’anni non esiste opposizione, ma un inciucio alla luce del sole, con un pdmenoelle incapace di pronunciarsi immediatamente sull’attacco alla magistratura di Milano, loro che volevano smacchiare i giaguari". Un Paese dove "nessuno si prende la responsabilità dello sfascio economico e morale e la legge elettorale è in mano ai partiti che la usano, la modificano, la stravolgono per la loro convenienza e non per dare una vera rappresentanza ai cittadini".
In conclusione, l’attacco a chi fa informazione. “sui giornali e sulle televisioni dei partiti la verità è stravolta, il boffismo è consuetudine, e nessun organismo internazionale, a iniziare dall’Unione europea, si sente in obbligo di intervenire". Insomma, è un Paese allo sfascio quello fotografato da Grillo. Sarebbe anche giusto capire come il comico genovese pensare di risollevare le sorti dell’Italia. Ora avrebbe anche la possibilità di farlo. Ma continua a dire di no a tutti. Vuole davvero che si torni subito al voto? Con un’Italia nelle condizioni da lui descritte? Con gli italiani ancora alle prese con una enorme crisi economica? Ha preso tanti bei voti: ora si prenda anche la responsabilità di essere una forza politica presente nel Parlamento italiano e di dare risposte.
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