La 2008 occupa un ruolo molto particolare nella gamma Peugeot. E’ la prima vera world car del Leone, essendo prodotta in tre continenti, Europa, Sud America e Asia, e riscuote un grande successo di vendita internazionale. 2008 interpreta il suo ruolo di city crossover con grande flessibilita’: soddisfa i desideri di personalizzazione del proprietario, grazie ai kit messi a disposizione dal Marchio. Si trasforma in compagna alla "Indiana Jones", instancabile e affidabile in viaggi avventura come il Mongol Rally 2014 o la tappa Portogallo-Giappone del Peugeot World Tour di Andrea Tozzi attualmente in corso. Inoltre e’ la base su cui e’ stata sviluppata la "muscolare" DKR con cui Peugeot disputera’ la prossima edizione della massacrante Dakar.
Nonostante il buon riscontro di mercato non lo renda necessario, la duttilita’ di 2008 porta Peugeot Italia a continuare a ricercare per lei nuove interpretazioni che, da modello di grande produzione, la rendono esclusiva fuoriserie. E’ il caso di questa 2008 realizzata in esemplare unico, ancora frutto della Carrozzeria Castagna. "Da sempre lo stile Peugeot e’ caratterizzato dall’attenzione al dettaglio – spiega Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni Esterne Peugeot Italia – ma anche alla semplificazione delle forme e del linguaggio, per liberare il design dal superfluo e restituirlo all’essenza della purezza delle linee e dei colori. La 2008 si presta alla perfezione a questa trasformazione che Castagna, dopo l’analoga positiva esperienza su 508 RXH, ha svolto nel suo solito modo molto personale".
Anche per la 2008 "fuoriserie", Gioacchino Acampora, titolare e anima della Carrozzeria Castagna, racconta di essere partito, come sua abitudine dalle sensazioni trasmesse dall’auto, dalle suggestioni traslate attraverso i colori che in qualche modo identificano la vettura. (il racconto integrale di Gioacchino Acampora e’ nel file allegato) Ad esempio, l’indaco "che e’ il colore della tunica dei Tuareg. Polverizzato lo spalmano sulle zone del corpo non coperte da indumenti per proteggersi dai raggi solari: da qui il soprannome di ‘uomini blu’ . Negli affreschi questo colore e’ sempre accompagnato da un magnifico rosso".
Ebbene, per Acampora proprio l’indaco e il rosso sono i colori dell’avventura, quindi adatti alla personalita’ della city crossover di Peugeot, "un modello che possiamo definire Normally chic. C’e’ tutto, ma senza ostentazione. Cosa potrebbe essere piu’ chic oggi?".
L’uso grafico del colore, definito dalle linee di scomposizione degli elementi di carrozzeria, produce la bicromia ed il colore e’ senza dubbio l’elemento di riconoscibilita’, la firma che lega i progetti Castagna-Peugeot. Il legno eroso dal vento e dal sole che si trova sulle spiagge all’inizio dell’estate carico delle memorie invernali e’ l’ispirazione per le modanature esterne della 2008 Castagna che separano i colori: un trattamento naturale offre il materiale scoperto, capace di riportare ad atmosfere piu’ selvagge e molto poco cittadine. "Sempre prendendo come elemento ispiratore il mondo dell’avventura – spiega Gioacchino Acampora – le cromature nere richiamano la bandana del Pirata, mentre il candore del bianco dei dettagli quella della bella principessa appena rapita".
Il bianco, il rosso e il blu sono i colori bretoni, gli stessi che a righe orizzontali "rendono la "marinita’" piu’ francese, freschi come un soffio di brezza e caldi come un raggio di sole". Bianco e’ il filo delle impunture, delle cuciture incrociate a mano che legano l’esclusiva lavorazione a patchwork contraddistinta dall’uso di Alcantara personalizzata con una inedita stampa in resina 2D. Proprio questo prezioso materiale torna ad essere protagonista inconfondibile degli interni di questo progetto iconico, grazie a lavorazioni superficiali altamente tecnologiche e al sapiente mix di cromie che spaziano dai toni piu’ freddi a quelli piu’ intensi: il rosso viene abbinato ad un raffinato "piping" in Alcantara blu per le sedute e ad una perforazione speciale "effetto starlight" applicata sul cielino trasparente. Una simmetrica… asimmetria crea continuita’ tra gli esterni e gli interni, con il colore rosso che degrada sino al tunnel centrale in una naturalissima commistione di marroni ossidati dal carattere salino dell’oggetto. Il centrale delle sedute e’ un intreccio in fibra naturale colorata "che riporta al vimini, ai panama, alle paglie delle borse estive e dei frangisole che non si accontenta di rimanere sui sedili, ma prosegue sui tappeti e nei retroschienali realizzando un tutt’uno".
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