Valentino Rossi correrà il GP di Valencia di domenica 8 novembre. Il pilota della Yamaha, quindi, non diserterà l’ultimo GP dell’anno, rischio che si era palesato nel dopogara rovente di Sepang, dopo lo scontro con Marc Marquez. "Grazie a tutti per il fantastico supporto – ha twittato Rossi, ringraziando tutti quelli che lo hanno difeso – leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia".
Subito dopo la gara Rossi è stato punito con la retrocessione in griglia per Valencia all’ultimo posto: difendere i 7 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo è ora un’impresa, a rischio il decimo titolo mondiale, fino a pochi giorni fa quasi certo.
ROSSI NON SCALCIA "Avendo visto tutte le immagini a disposizione, si capisce solo che Valentino Rossi allarga la traiettoria per cercare di spingere Marquez fuori pista". Così a Radio Cadena Cope uno dei tre commissari di gara a Sepang, lo spagnolo Javier Alonso. "Marc gira la sua moto verso quella di Valentino. A quel punto Rossi fa un movimento, ma non è un calcio", aggiunge come riporta Marca. Per il giudice, quindi, Marquez "non fa nulla di illegale, però porta la situazione ad un limite che ha poco senso e perciò Rossi fa quello che fa anche se non è giustificabile".
Sempre a parere del giudice Alonso, il campione del Mondo spagnolo non ha infranto alcuna regola anche se "non abbiamo compreso il perchè di quella lotta al coltello per il terzo posto". L’atteggiamento di Marquez è stato eccessivo, tale da esasperare Rossi, che ha però reagito con una manovra sanzionabile. Sulla contestata sanzione inflitta al pilota italiano, Alonso ha risposto: "Non crediamo che la colpevolezza di Valentino comporti una sanzione maggiore". Il commissario ha infine smentito che Rossi abbia insultato l’avversario: "Sono stato sempre presente all’incontro tra i due piloti e non ho mai sentito Rossi dare del ‘bastardò a Marquez, anche se erano entrambi molto tesi, questo sì".
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