Trecento Grand Prix e non sentirli! Valentino Rossi scherza sulla sua eta’ anagrafica che lo portera’ domenica prossima a festeggiare davanti alla sua gente, al Mugello, il via della sua trecentesima gara nel Motomondiale. Un traguardo che sarebbe bello impreziosire con il ritorno alla vittoria e, se in pista non ci fosse Marc Marquez, non sarebbe neanche difficile pronosticarla viste le ultime prestazioni del "Dottore". Ma dovra’ fare i conti proprio con il giovane campione di Cervera.
Con i suoi 21 anni ed una guida spregiudicata, infatti, il portacolori della Hrc Honda ha infilato cinque pole e altrettanti successi che gli permettono di guidare la classifica della MotoGP a punteggio pieno. Difficile credere che Marquez non vorra’ consolidare ulteriormente la sua posizione di leader della classe regina, migliorando qualche altro record. Lo spagnolo si nasconde dietro le solite frasi di circostanza: "se non potro’ vincere, l’importante sara’ prendere punti per la classifica" va dicendo da tempo. Ma puntualmente sia al sabato per le qualifiche, che la domenica per la gara, le "suona" a tutti i suoi avversari.
Quello che ha provato di piu’ nelle prime cinque gare ad ostacolare la sua marcia trionfale e’ stato proprio Valentino Rossi che gli e’ arrivato per tre volte alle spalle e che, fino a quando lo strapotere Honda non e’ stato evidente, ha battagliato con il giovane avversario.
Il pubblico si e’ divertito, i due piloti anche, e a guadagnarci e’ stato lo spettacolo che non ha annoiato coloro che assiepavano tribune e videoschermi. In questa lotta a due non sono riusciti ad inserirsi i due compagni di team, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, alle prese anche con una condizione fisica non ancora ottimale.
Il primo, secondo ad Austin e a Rio Hondo e’ alle spalle del compagno di squadra nella generale ma il suo vantaggio su Rossi e’ di appena due punti. Il mallorchino, invece, e’ salito sul podio solo in Argentina dopo due uscite disastrose ed in classifica e’ quinto con 45 punti, otto dietro Andrea Dovizioso. Il forlivese, terzo in Texas e’ alle prese con una Ducati che ancora non riesce ad essere tanto competitiva da giocarsela con Honda e Yamaha.
Il Dovi, tra l’altro oltre che con i quattro piloti ufficiali, deve vedersela con una pattuglia di seconde linee come i due della Tech3 Yamaha, Smith e Pol Espargaro’, le due Honda "Sat" del tedesco Bradl (Lcr) e dello spagnolo Baustista (Gresini), al quale spesso si unisce anche l’altro espargaro’, Aleix con la "Open" della Forward Yamaha. Quel che e’ certo e’ che anche questa volta al Mugello lo spettacolo sara’ assicurato e come e’ di rigore in queste occasioni… che vinca il migliore.
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