Ve lo ricordate il mitico Garelli? Dai, è lui, l’unico! Un marchio storico, che col tempo è decaduto. Ma ora due imprenditori riccionesi vogliono rilanciare la Garelli, storica casa motociclistica fondata un secolo fa, partendo dalla produzione del ‘Ciclone’, rivisitato in chiave green.
Loro si chiamano Andrea Casadei e Giacomo Galeazzi, soci (con Maurizio Setti, titolare della griffe Manila Grace) della sammarinese Armony, specializzata in produzione di bici elettriche, che ha siglato un accordo con la Finsec, un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell’acquisto.
Intervistato dall’edizione riminese del Resto del Carlino, Galeazzi spiega: “La nostra società produce un’ampia gamma di bici elettriche dal 2005, cosi’ abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura. Abbiamo trattato con Paolo Berlusconi, stipulando un contratto d’affitto che, anche attraverso il versamento di royalty, prevede l’acquisto finale del marchio. In trattativa c’era anche un gruppo asiatico, ma alla fine siamo riusciti ad aggiudicarci l’affare”.
“Abbiamo rimesso in produzione il ‘Ciclone’, uno dei ‘tuboni’ piu’ noti degli anni ’70, venduto dalla Garelli per 25 anni. Lo abbiamo rifatto in quattro versioni, compreso il vintage, mantenendo lo stesso telaio, ma con parti futuriste, motore elettrico, batteria al litio, non inquinante, esente dal bollo, assicurazione al 50% e utilizzabile anche nelle ztl”.
Il nuovo Ciclone viene assemblato in Cina al momento, “ma da marzo in poi lo faremo in Italia, o in Veneto o in Emilia Romagna”. Il motore e’ Bosch, le batterie sono Samsung, mentre tutte le altre componenti, nonche’ l’engineering e lo sviluppo, sono italiani.