Otto secondi posti, con quello del Gp del Giappone, per Jorge Lorenzo nel 2012. Sette vittorie, un solo zero. Ma non basta. Il titolo puo’ arrivare a Valencia anche con tre terzi posti nelle prossime gare. Ma non va bene.
La Yamaha da moto perfetta e ambita dalla maggior parte dei piloti del paddock, persa, sognata e ritrovata da Rossi, nelle ultime 5 gare e’ stata battuta 4 volte. Se non fosse stato per la caduta nel GP di San Marino, forse sarebbe andata anche peggio. Dani Pedrosa a Motegi ha dimostrato ancora una volta che la nuova Honda, quella che sta usando lui dopo i test di Aragon e di Brno, con il telaio 2013, e’ molto piu’ competitiva della Yamaha.
Il catalano della Honda, sta tentando una impresa difficilissima, una rincorsa al titolo che se riuscira’, sara’ anche perche’ Lorenzo avra’ perso un mondiale che sentiva gia’ suo. Nessuno e’ andato meglio del maiorchino in questa stagione.
Pedrosa, pero’, sta mettendo davanti agli occhi del rivale e della Yamaha quando si dovra’ lavorare per raggiungere la competitivita’ raggiunta dalla Honda e soprattutto quanto non bisognera’ distrarsi. ‘A Motegi – ha detto Lorenzo – non ho fatto il ragioniere, ad attaccare Pedrosa ci ho provato dal sorpasso che mi ha fatto in poi. Il fatto e’ che la sua Honda andava molto meglio della mia Yamaha’. Il fattore campo avra’ giocato il suo ruolo. La pista di Motegi, dove si e’ corsa la terzultima gara della stagione, infatti, e’ della Honda, dunque il successo di Pedrosa poteva essere atteso. Lorenzo ora deve pensare alle ultime tre gare. La prossima, che si correra’ in Malesia e’ fondamentale. Una vittoria potrebbe rialzare il morale della Yamaha e di Lorenzo.
Le Honda, pero’, a Sepang sono sempre andate forte, lo scorso anno, ad esempio era dello stesso Pedrosa la pole position. In Australia, poi, tutti puntano su Casey Stoner. Il campione del mondo in carica della Motogp, nella sua gara di casa non cedera’, soprattutto nella sua ultima stagione della carriera. A Valencia lo scorso anno vinse una Honda, quella di Stoner, mentre Lorenzo non gareggio’ per un infortunio. Il grido di allarme del pilota maiorchino e’ dunque condivisibile. La strada verso il titolo da qui in avanti non sara’ di certo facile. Domenica prossima, invece, si correra’ a Sepang. Si tornera’ li’ dove quasi un anno fa Marco Simoncelli perse la vita nel tragico incidente in gara che ha coinvolto anche Valentino Rossi e Colin Edwards. Il pilota di Coriano e’ ancora molto presente sia tra i professionisti de paddock sia tra gli appassionati che non vogliono rassegnarsi alla sua mancanza. Simoncelli quando arrivo’ a Sepang veniva da un secondo posto ottenuto in Australia, aveva il contratto da pilota ufficiale Honda in tasca e davanti a lui si apriva una carriera sempre piu’ importante. Marco ha incontrato il suo destino il 23 ottobre dello scorso anno, lasciando un vuoto nel mondo delle moto che non si rassegna alla sua assenza.
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